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Cronaca

Artista palestinese "adottato" da Palermo, cittadinanza onoraria per Mustafa Sabbagh

Si è svolta a Palazzo delle Aquile la cerimonia per la consegna del riconoscimento fatta direttamente dal sindaco Leoluca Orlando. "Sentimenti di amore e amicizia antica verso la Palestina". Sua la mostra "XI comandamento: non dimenticare"

Riconoscimento per un artista italo-palestinese che ha esposto la sua mostra antologica ai Cantieri culturali alla Zisa. Il sindaco Leoluca Orlando, “manifestando profonda ammirazione per la sua arte ed il suo sguardo verso lo stesso punto estremo all’orizzonte e verso gli stessi valori”, ha conferito ieri la cittadinanza onoraria a Mustafa Sabbagh, reduce dal grande successo della mostra contemporanea  “XI Comandamento: non dimenticare”, allestita nello spazio Zac e che si è conclusa lo scorso 17 luglio.

La cerimonia si è svolta presso la sala del Consiglio di Palazzo delle Aquile, dove accanto al primo cittadino c’erano gli assessori alla Cultura, Andrea Cusumano, alla Partecipazione, Giusto Catania, alla Scuola, Barbara Evola, alla Cittadinanza sociale, Agnese Ciulla e il presidente della Consulta delle Culture Adham Darwasha. Presente anche un gruppo di ragazzi palestinesi, che ha donato al Sindaco la bandiera della Palestina e che rimarrà in città fino al primo giorno di agosto per un campo estivo organizzato dall’organizzazione non governativa Ciss, rappresentata dal suo presidente Sergio Cipolla.

“Oggi è il giorno palestinese - ha esordito il Sindaco - e siamo davvero contenti di questa meravigliosa coincidenza che ci vede qui riuniti sia per conferire la cittadinanza onoraria a Mustafa, sia per dare il benvenuto a questi amici, ragazzi che vengono dalla Cisgiordania, da Ramallah, da Betlemme, grazie all’impegno del Ciss. Voglio anche esprimere la mia felicità per avere, al nostro fianco, anche Fateh Hamdan, decano degli amici palestinesi a Palermo. L’occasione è altresì propizia – ha continuato Orlando - per ribadire i sentimenti di amore ed amicizia antica, mia personale e della città che rappresento, verso la Palestina. Vorrei - ha detto il primo cittadino rivolgendosi ai ragazzi palestinesi - che due cose rimanessero impresse nella vostra memoria al termine di questa giornata: la prima è che Palermo è orgogliosa di essere una città mediorientale in Europa. Noi siamo esattamente come Gaza, Ramallah, Khan Younis e la seconda è che siamo convinti che occorra mettere le ali alle proprie radici”.

L’assessore Cusumano ha detto che “ci troviamo nell’aula consiliare della città in cui, per tanti secoli, la legge, la cultura e le persone, parlavano tante lingue. Fa piacere vedere che anche ora si parlano, in questa sede, con assoluta normalità , le lingue del Mediterraneo. Mustafa è uno straordinario artista - ha continuato - che abbiamo avuto l’onore di ospitare a Palermo con la sua prima mostra antologica , il cui linguaggio universale di bellezza non necessita di alcuna traduzione. La vita è uno scorrere continuo - ha concluso l’assessore - e quello che ci permette di dare continuità a questo flusso è la memoria, che altro non è che il congiungimento dell’emozione e dei fatti. La mostra di Mustafa, proprio perché ci ha lasciato moltissime emozioni, di fatto non ha chiuso, perché fa già parte della memoria di questa città. La presenza contemporanea di Mustafa e dei ragazzi nell’aula consiliare della città di Palermo non è soltanto il racconto di un evento culturale, ma è la testimonianza della bellezza della comunicazione tra i popoli del Mediterraneo”.

Non facciamo altro che rinnovare la nostra amicizia con la Palestina. Questa - ha dichiarato l’assessore Giusto Catania - è un’occasione importante per Palermo, gemellata con Khan Younis, nella striscia di Gaza e con di Betlemme. E’ la città che ha dato la cittadinanza onoraria al leader palestinese Marwan Barghouti, in questo momento recluso nelle carceri israeliane. Palermo ha compiuto questi gesti per dare con sempre più forza un messaggio di pace al mondo, perché attraverso la pace in Palestina è possibile ricostruire un percorso di pace nel Mediterraneo e nell’intero pianeta. Ecco perché continuiamo a pensare che dare sostegno, ospitalità, forza, ricostruire messaggi di pace tra Palermo e la Palestina, siano modi per contribuire a rendere migliore il mondo. Esistono due luoghi al mondo dove sventola la bandiera palestinese: all’Unesco ed a Palermo. Proprio in questo Palazzo delle Aquile, in occasione di eventi drammatici, è stata sventolata la bandiera della Palestina come segno di riconoscimento dell’impegno politico del popolo palestinese per la propria terra, per la propria Patria. Un anno fa – ha concluso Catania - l’Unesco ha riconosciuto l’itinerario arabo-normanno, percorso unico al mondo che vanta tra i suoi monumenti la contaminazione tra la cultura araba e la cultura normanna. Solo se le culture riusciranno a contaminarsi, riusciranno a costruire percorsi di pace. Ed in questo senso, la presenza dei ragazzi che provengono dalla Palestina, è un messaggio forte che va in questa direzione”.

“Se siamo qua – ha poi sottolineato Orlando – è anche grazie al Ciss, da anni ponte fra Palermo e la Palestina”. Il presidente del CISS, Sergio Cipolla, ha voluto spiegare il senso dell’iniziativa del campo estivo dei ragazzi palestinesi. “Un aspetto che spesso viene trascurato è l’impossibilità dei ragazzi palestinesi di potersi conoscere all’interno del proprio territorio, di potere comunicare tra loro. Per un ragazzo di Gaza conoscere un ragazzo di Betlemme è pressoché impossibile. Da questo nasce la nostra iniziativa, la cui idea base è la creazione di un summer camp in cui i bambini di tutta la Palestina possano semplicemente giocare insieme. Purtroppo non sono potuti arrivare i ragazzi di Gaza, perché gli è stato impedito dalle autorità giordane il viaggio”. Mustafa Sabbagh, ricevuta la Cittadinanza onoraria, ha voluto raggiungere i ragazzi palestinesi seduti tra i banchi consiliari “per condividere questo momento con tutti voi”.

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