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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cinisi

Carnevale di Cinisi 2017, dal 25 febbraio comincia la festa: tornano i carri

Tre quelli in gara. Come da tradizione sfileranno anche le scuole, dalla materna alle medie. Circa 800 i bambini in maschera. Martedì 28 il gran finale. PalermoToday è andato a vedere il dietro le quinte

Tre carri allegorici in cartapesta in gara, oltre a quello della scuola, almeno cinque gruppi in maschera (macchiette) e tanto spettacolo. Saranno questi gli ingredienti dell’edizione 2017 del Carnevale di Cinisi che quest’anno aprirà le danze sabato 25 febbraio e andrà avanti fino a martedì quando verranno premiati il carro e la macchietta più belli.

Un carnevale ricco, rispetto all’edizione precedente durante la quale i carri non hanno sfilato. “Quest’anno i conti sono a posto - afferma l’assessore Salvo Biundo - e ci sono quindi i soldi per finanziare la storica tradizione a cui Cinisi è molto legata". Ben 5 mila euro i fondi destinati dal Comune ad ogni carro per coprire le spese necessarie per realizzare l’opera. E per i bambini l’amministrazione ha comprato la stoffa per realizzare i costumi. “Abbiamo speso 5.800 euro per le stoffe - spiega l’assessore - e mille euro per finanziare il carro della scuola”.

Previsti anche premi in denaro per la macchietta che si aggiudicherà la competizione. “Un piccolo rimborso di circa 500 euro per recuperare le spese”, dichiara Biundo che ci tiene a precisare quando sia stato importante portare avanti il Carnevale durante le precedenti edizioni quando le casse del Comune erano vuote: “un plauso a chi ha lavorato prima di me”.

L’evento è organizzato dal Comune in collaborazione della Pro Loco, che si è aggiudicata il bando per la gestione, e vede la partecipazione anche della banda musicale, delle scuole di danza e delle associazioni del territorio. 

Carnevale Cinisi 2017, il backstage



Il programma. Si parte sabato con l’immancabile arrivo dal nannu, seguito da una parata storica, dai gruppi mascherati e dai carri. E per concludere la serata spettacolo musicale sul palco in piazza Vittorio Emanuele Orlando. Ad esibirsi saranno i Los de Seos. Domenica le scuole, dalle materne alle medie, apriranno la sfilata in maschera. Ottocento bambini vestiranno i coloratissimi panni dei personaggi e degli animali del libro della giunga dietro al carro “Il nuovo libro della giunga”. A seguire i carri dei veterani. Quest’anno tornano all’opera i tre gruppi storici: "Gli abusivi", "Gli Artisti per caso" e "I Lupunara & friends".  Lunedì la cavalcata storica e martedì, come da tradizione, le scuole e i carri sfileranno un’altra volta per il gran finale. Sul palco a presentare l’evento ci saranno Luigi Chirco e Carlo Valenti accompagnati da due bellissime madrine.

I carri. "Gli Abusivi" hanno scelto di puntare i riflettori sull’attualissimo tema dell’inquinamento marino. “Ci sta particolarmente a cuore - raccontano a Palermotoday - dato che ci tocca da vicino. Le vecchie guardie di carristi (Nino Vitale, Carla Di Salvo, Gaspare "U Sinistro", Laura Maltese, Nino e Cinzia Vitale) insieme ai più giovani Marco Biundo, Francesco Bommarito, Gianfranco Serra, Salvo Cerlito e molti altri coetanei sono quindi a lavoro per realizzare un bellissimo fondale marino dove oltre a pesci, cavallucci e tartarughe marine qua e là si incontrano degli intrusi.  Sui movimenti che il carro avrà preferiscono lasciare un alone di mistero per rendere la scoperta ancora più sorprendente. Di sicuro il fondale marino sarà “vivo”.

Il mare è presente anche nel carro de "Gli Artisti per caso", uniti a "Soccu nasci si vattia", intitolato “Colapisci tenila tu”. La protagonista è la Sicilia. Vito Viviano e altri 30 ragazzi sono all’opera dai primi di gennaio per realizzare i tanti elementi che comporranno l’opera in cartapesta, sovrastata da un grande re Federico II. "La leggenda di Colapesce - racconta Vito Viviano a PalermoToday - narra che il re Federico II gettò una coppa d’oro in mare e chiese al ragazzo di riportargliela indietro. Colapesce al suo ritorno raccontò di aver visto che la Sicilia poggia su tre colonne, una di queste tra Catania e Messina era molto danneggiata a causa del fuoco magico. Il re chiese a Colapesce di portargli una prova, così il giovane si buttò in acqua e non fece più ritorno. Aveva deciso di sorregge la colonna corrosa e con essa la Sicilia intera. Il Colapisci degli Artisti per caso rappresenta anche il carrista che in tempi duri ha portato avanti il Carnevale a proprie spese”.

Infine il terzo carro è quello de "I Lupunara & friends" dal titolo “Un porcu n'cielo pari un ancilu”. "Il titolo - spiega Daniele Nicosia - nasce da un antico detto siciliano: anche le cose che da vicino sono brutte dall'alto possono apparire senza difetti. Il detto si applica anche alle persone che da lontano possono sembrare brave ma poi conoscendole meglio i nodi vengono al pettine". Il carro rappresenterà tutto questo: sopra una grande nuvola che sovrasta una foresta incantata si ergerà il personaggio principe, un grande maiale con le ali d'angelo.  

A venti giorni dall’inizio del Carnevale di Cinisi dietro le quinte si lavora a pieno regime. I carri sono a buon punto e anche le corografie dei balli sono in costruzione. Non resta che aspettare l’inizio dell’evento. “Circa duemila persone del luogo si mobilitano per realizzare questa manifestazione - conclude l’assessore Biundo -. Già solo per la grande partecipazione della popolazione il Carnevale è un successo. Invitiamo anche i palermitani a venire a vedere”.

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