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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Rotoli, tombe sprofondate e bare inghiottite dalla terra: "Situazione disastrosa, il Comune faccia qualcosa"

Lo scorso marzo - dopo un temporale - un cipresso è caduto trascinandosi via una serie di sepolture, che non sono state ancora ripristinate. Tra queste c'è pure quella in cui si trovano i genitori della signora Martorana: "Che fine hanno fatto le salme?". L'assessore ai Cimiteri: "Aiuteremo i parenti dei defunti"

Un'intera sepoltura sprofondata, con le salme letteralmente "inghiottite" dalla terra e le bare dei defunti che non si vedono più. 

E' questa la scena che si presenta nella sezione 114 dei Rotoli, lotto numero 19 (a destra del cimitero degli Inglesi), da quando il 30 marzo scorso un cipresso da tempo malato ha ricevuto il colpo di grazia a causa di un temporale e candendo si è trascinato via la tomba, divelta dalle radici. In quella sepoltura c'è anche il papà della signora Daniela Martorana e l'urna con le ceneri della madre. Accanto ci sono altre tombe nelle stesse condizioni.  

Il Comune ha momentaneamente collocato delle lastre a copertura del buco che si è creato, mentre in altre tombe (non tutte) ha messo delle transenne. "E' una situazione disastrosa e penosa: il 19 ottobre ho scoperto che la sepoltura dei miei genitori, dove in tutto ci sono sette defunti, era totalmente distrutta, internamente ed esternamente. Il 24 ottobre ho chiesto al direttore del cimitero la verifica della salma e il ripristino della sepoltura. Dal tecnico del cimitero, che con me ha fatto un sopralluogo, ho appreso dell'esistenza di una perizia. Ancora però attendiamo notizie sui lavori, intanto non possiamo toccare nulla. Non possiamo più aspettare, è necessario che il Comune faccia qualcosa".

L'urna in fondo alla sepoltura

Nel racconto della signora Martorana l'amarezza è palpabile: sia per le condizioni in cui si trovano i resti dei cari estinti sia per il muro di gomma che ha trovato negli uffici dei servizi cimiteriali. "Mi è stato persino detto - afferma - che loro non sono tenuti ad avvisare i parenti dei defunti e che fino a quando non si fanno vivi anche gli altri familiari non si può chiudere il fascicolo. Noi non li conosciamo, il Comune però ha tutti i dati per rintracciarli. Ci sentiamo abbandonati". Nel frattempo, prosegue Martorana, "nella tomba c’è caduto di tutto e più andiamo avanti più la situazione peggiora. Che fine hanno fatto le salme?".

Per sollecitare il Comune a intervenire prima possibile, la famiglia Martorana si è rivolta ad un legale: l'avvocato Umberto Bellomare, patrocinante in Cassazione, che lo scorso 3 novembre ha intimato al Comune e ai Servizi cimiteriali "l'urgente ripristino del loculo", annunciando l’avvio di azioni legali con richiesta di "risarcimento dei danni subiti, anche in relazione al loro aggravamento per l'esposizione continua alle intemperie alla luce del notevole lasso di tempo ingiustificatamente trascorso". Non è tutto. "L'incertezza dell'integrità delle bare - scrive l’avvocato Bellomare - costituisce motivo di preoccupazione per le plausibili violazioni delle norme igienico-sanitarie". 

Di quanto accaduto alla famiglia Martorana è stato informato l'assessore comunale con delega ai Cimiteri, Totò Orlando, che promette "di aiutare tutti i parenti dei defunti che si trovano in questa sepoltura. A breve li convocheremo per capire come risolvere la situazione e intervenire per il ripristino dello stato dei luoghi".  

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