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Cronaca

Rotoli, tolte da terra le prime bare: verso il cronoprogramma degli interventi

Una parte dei circa mille feretri rimasti in deposito sono stati collocati su ponteggi appositamente realizzati, con l'obiettivo di evitare ulteriori emergenze in caso di piogge. Al Comune riunione per mettere a punto le soluzioni individuate per diminuire il numero delle salme insepolte

E' atteso stasera o al massimo domani il cronoprogramma annunciato in Consiglio comunale dal sindaco Orlando con le tempistiche dei provvedimenti adottati per provare ad uscire fuori dall'emergenza sepolture e l'indicazione dei burocrati responsabili dei vari step. 

Intanto, al cimitero dei Rotoli è iniziato il sollevamento da terra delle circa mille bare rimaste in deposito. "Non tutte sono state ancora collocate su ponteggi appositamente realizzati" precisa l'assessore ai Servizi cimiteriali, Toni Sala, che ha in mano "un report predisposto dalla Reset". I primi 50 feretri troveranno posto presso l'ufficio tecnico del camposanto, "che è stato già svuotato". 
L'obiettivo dell'assessore è togliere le bare da terra per evitare che, in caso di qualche acquazzone, si possano formare allagamenti e innescare ulteriori emergenze dopo le fuoriuscite di liquido e le casse scoppiate a causa del caldo.

Un pericolo paventato anche dal sindaco Orlando, che nell'ordinanza firmata la scorsa settimana punta "a prevenire i rischi igienico-sanitari mediante un'immediata e consistente diminuzione delle salme a deposito". Che passa dall'accordo con le agenzie di pompe funebri, visto che il trasferimento a Sant'Orsola finora è avvenuto a ritmo di lumaca. La convenzione con la fondazione Santo Spirito, che gestisce il cimitero privato più grande della città, rende disponibili mille loculi al prezzo di 1.800 euro cadauno, a carico del Comune. 

Questo e altri aspetti - come la collocazione dei feretri nei loculi ipogei e la liberazione dei posti per le inumazioni - sono al centro di una riunione tutt'ora in corso, al termine della quale si dovrebbe il cronoprogramma di tutti gli interventi. Soluzioni che per molti consiglieri comunali rappresentano però solo pannicelli caldi, in grado di alleviare l'emergenza solo parzialmente.
 

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