Rotoli, duecento bare a deposito: il Comune affitta un nuovo escavatore

Tragedia del dolore al cimitero di Santa Maria dei Rotoli. Sono circa duecento le bare accatastate in attesa di essere sepolte. Si tratta di un problema annunciato e di cui lo stesso Gabriele Marchese, direttore degli Impianti cimiteriali del Comune aveva dato notizia la scorsa settimana spiegando che da una decina di giorni non c’è nessuno che può scavare le fosse per le inumazioni. L’addetto al servizio, un operaio del Coime, sta partecipando al corso di aggiornamento in materia di sicurezza per utilizzare l’escavatore e nessuno può sostituirlo.

Intanto è lo stesso Marchese a tentare di correre ai ripari: “Ieri – ha dichiarato – è stata firmata una piccola trattativa privata per il noleggio di un escavatore con un manovratore che in un mese dovrà liberare una serie di campi al cimitero”. La spesa si aggira attorno ai settemila euro totali, ma questa manovra dovrebbe consentire di far tornare le cose alla normalità a Vergine Maria dove al momento la situazione è di piena emergenza. Fra la sala Bonanno, la stanza adiacente e la sala autoptica si contano ben 170 bare accatastate un po’ ovunque.

“A me questo numero non risulta – dice Marchese -. Tuttavia è possibile che la cifra che mi è stata comunicata sia aumentata a causa delle salme depositate dopo le pratiche di  movimentazione”. Si tratta, cioè, di quelle bare che hanno finito il loro periodo di “permanenza temporanea” nei loculi privati e che ora dovrebbero trovare posto nei campi d’inumazione, che a loro volta non sono stati, però, liberati a causa della citata mancanza di personale.