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Cronaca Partanna-Mondello

Lo sfratto del "Baretto" di Mondello, i giudici rigettano la richiesta di sospensiva del Comune

La Corte d'Appello non ha ravvisato "l'eccezionale urgenza" e il "grave danno" per bloccare l'esecutività della sentenza. Per il gestore del locale l'istanza era una speranza per evitare di dover lasciare il chiosco, ma sfuma anche questa possibilità

La Corte d'Appello ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dal Comune nell'ambito della battaglia legale tra Italo-Belga e gestori del "Baretto", che si è conclusa - diversi mesi fa e in via definitiva - a favore della prima e con lo sfratto della seconda per morosità. I giudici non hanno ravvisato "l'eccezionale urgenza" e il "grave danno" necessari per poter sospendere l'esecutivià della sentenza.

Lo sfratto, con l'ausilio della forza pubblica alla luce dell'opposizione di Vincenzo Schillaci, che con la sua famiglia gestisce la storica gelateria sulla spiaggia dal 1957, avverrà il 19 agosto. La Corte d'Appello ha convocato le parti, fissando l'udienza per il 3 settembre.

L'editoriale: "Il 'Baretto', lo sfratto e l'indignazione: se la legalità esiste solo a chiacchiere"

Ad annunciare la richiesta di sospensiva era stato l'assessore comunale al Patrimonio, Toni Sala, che aveva preso la decisione in accordo con il sindaco, Leoluca Orlando. Il Comune è intervenuto nella causa principale - nata dal fatto che Schillaci occupa il chiosco senza un contratto dal 2010 e senza aver versato i canoni per la locazione dell'azienda all'Italo-Belga - dopo aver rilasciato una concessione all'imprenditore nel 2015. Da quel momento Schillaci - come ha dichiarato a PalermoToday - avrebbe versato l'affitto proprio al Comune.

I giudici, però, hanno stabilito che Palazzo delle Aquile non abbia titoli per intromettersi in un contenzioso tra privati ed è contro questa decisione che il Comune ha presentato ricorso in Cassazione e, poi, anche l'istanza di sospensiva, ora rigettata. Schillaci sperava in questo provvedimento ("è stata compiuta anche una consulenza tecnica durante il processo, che è favorevole al Comune", aveva detto) per evitare di dover lasciare l'attività. 

In tanti chiedono di salvare il "Baretto", luogo simbolo delle estati dei palermitani, e lunedì - quando si è presentato l'ufficiale giudiziario - diverse persone hanno manifestato davanti al locale. Evitare lo sfratto adesso sembra ancora più improbabile. In ogni caso, come ha chiarito l'Italo-Belga, nel chiosco servono lavori di ristrutturazione e poi la gestione sarà affidata ad altri. Quindi il bar di fatto non sparirà.

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