La piscina comunale di Terrasini ieri è rimasta chiusa. A mancare questa volta non era l'acqua calda ma il cloro. Un mese e mezzo fa l'Enel ha messo i sigilli all'impianto del metano perchè il Comune non aveva pagato il conto e la piscina quindi è stata inutilizzabile.

L'amministrazione comunica che "ieri si è provveduto a fare la manutenzione alla piscina ed è stato anche rimesso il cloro. Da oggi la piscina è riaperta". La polemica però è ancora in corso.

Scrive il consigliere Dario Giliberti in quota maggioranza: "Il giochetto dello scarica barile tra funzionari ha fatto si che la piscina comunale chiudesse. 75 euro da spendere a fronte dei 300/400 euro che oggi si sarebbero introitati con la piscina aperta e regolarmente funzionante, senza calcolare il disservizio e il danno d'immagine. E' chiaro che ci sono delle responsabilità politiche e gestionali di cui non si può più non tener conto".

Duro anche il circolo dei GD di Terrasini che, assieme al PD, chiede che venga al più presto ridata la piscina ai cittadini che, oltre ad essere una struttura di forte ricettività, costituisce anche un punto di riferimento per i nostri bambini e giovani.

"Apprendiamo con grande rammarico e delusione che per l'ennesima volta le inefficienze amministrative del nostro paese debbano essere pagate dai cittadini, dai ragazzi e dal mondo dello sport. Chiediamo che il prestigio acquisito dalle nostre società sportive nella provincia e nell'intera regione venga valorizzato e non continuamente mortificato e umiliato da incapacità e improduttività amministrative che non meritiamo", scrivono in una nota.

Il consigliere Nunzio Maniaci nel consiglio comunale di ieri sera ha chiesto le dimissioni del vicesindaco, con delega allo Sport, Carlo Favazza.