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Cronaca Cinisi

Cinisi, L'Ecopunto ancora a rischio chiusura: il comitato lancia un appello

I cittadini membri di "Ripuliamo Cinisi e Terrasini" hanno scritto una lettera al sindaco e al commissario liquidatore dell'Ato Pa 1 per chiedere loro di evitare il triste epilogo

L'ecopunto di Cinisi rischia un'altra volta la chiusura. Da giorni ormai I'attiva è ferma. "Siamo chiusi per il blocco della piattaforma, ma non vi preoccupate appena le cose si sistemeranno ritorneremo pienamente attivi!", si legge sulla fanpage del negozio che baratta i rifiuti con generi alimentari.

Già lo scorso mese di marzo l'orario dell'attività venne ridotto
a causa del mancato pagamento del servizio da parte dell'Ato Pa 1. Spiegava allora il titolare Fabio Di Pasquale a PalermoToday: "Potrei non avere i soldi per mandare avanti l'attività e sarò costretto a chiudere". "Da quando l'associazione Liberambiente, di cui facciamo parte, ha firmato la convenzione con il Comune di Cinisi e con L'Ato Palermo 1, ovvero lo scorso 2 agosto - continua - non siamo mai stati pagati".

Adesso il pericolo è tornato. Per questo il comitato “Ripuliamo Cinisi e Terrasini” ho scritto una lettera al sindaco di Cinisi Salvatore Palazzolo e al commissario liquidatore dell'Ato Pa 1 per cercare di evitare il triste epilogo. Nel testo, che riproponiamo integralmente di seguito, anche la strada da percorrere.

La lettera. Cordiale Sindaco,
il nostro territorio, come avviene ormai da tempo, è invaso dai rifiuti: cassonetti ricolmi, sacchetti ammucchiati riversi lungo le strade, dilaniati dai cani o schiacciati dalle auto, rifiuti di ogni tipo cosparsi ai bordi delle strade, nelle piazze o lungo i versanti delle scarpate e ammassi di rifiuti di ogni tipo come amianto, abbandonati in spazi che per l’occorrenza si trasformano in vere e proprie discariche. Un odore nauseabondo e una visione degradante pervadono piazze, strade e spazi verdi. Oggi, se qualcuno non se ne fosse ancora accorto, il nostro territorio è invaso da vere e proprie discariche a cielo aperto più che di punti di raccolta.
Una amministrazione responsabile, più che stare muta e distaccata, avrebbe dovuto prendere una posizione, incontrare i cittadini e far sentire la propria voce a tutela degli stessi, chiedendo L’EMERGENZA SANITARIA!

Eppure da qualche mese, reti di movimenti, associazioni, comitati e gruppi di cittadini provano a far sentire la propria voce, fanno domande, aspettano risposte, chiedono quale sia la vera programmazione in termini di gestione dei rifiuti e nonostante questa indifferenza organizzano, in modo arbitrario e gratuito, azioni di sensibilizzazione e cercano di mandare un messaggio chiaro alla cittadinanza e soprattutto alle istituzioni: esiste un modo semplice per fronteggiare il sistema di gestione dei rifiuti: quello della RIDUZIONE!
In questa ottica il Comitato “Ripuliamo Cinisi e Terrasini” ha fatto della tutela e del rispetto dell’ambiente, della proposizione e della programmazione sul tema dei rifiuti, il proprio vero filo conduttore e si è proposto come volano di sensibilizzazione come nel caso dello SpazzaTour – Pedalata per l’ambiente o partecipando al progetto SERR (Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti, evento realizzato con il patronato del Presidente della Repubblica ed il patrocinio di Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero dell’Ambiente, Legambiente, Conai etc..) nella settimana tra il 17 ed il 25 Novembre 2012 lavorando con i bambini delle scuole medie di Cinisi e di Terrasini affrontando il tema della RACCOLTA DIFFERENZIATA E DEL RICICLO come base fondamentale per la riduzione dei rifiuti.

Noi riteniamo che la chiave di volta per un migliore servizio di gestione dei rifiuti sia la RIDUZIONE dei quantitativi di materia conferita a discarica. Alla luce dei fatti, il solo modo, IN QUESTO MOMENTO, per poter realmente favorire il sistema di smaltimento in modo differenziato è L’Ecopunto. L’unico e il più efficace strumento pubblico di raccolta differenziata esistente nel territorio oggi è l’ECOPUNTO!
Con le sue 300 tonnellate all’anno di materia differenziata raccolta e quindi la gran quantità di materia sottratta alle discariche, il risparmio  sui grossi costi di raccolta e trasporto e il grande numero di clienti, l’Ecopunto è la reale dimostrazione che la nostra è una cittadinanza attenta e sensibile al problema più di quanto noi e soprattutto voi potreste immaginare!

Per questi motivi e per evitare la chiusura dell’esercizio, oggi il Comitato Civico “Ripuliamo Cinisi e Terrasini”, vuole amplificare la voce dei gestori dell’Ecopunto, che nonostante le difficoltà gestionali, dovute al venir meno degli impegni presi da parte dell’ATO Rifiuti 1 Pa, continua ad andare avanti e ad onorare un impegno preso con se stessi e con la cittadinanza tutta!
Per questo noi oggi, a nome dei gestori dell’Ecopunto, dei nostri aderenti e dei cittadini sensibili al problema CHIEDIAMO a Lei Signor Sindaco:

a) di impegnarsi fin da subito al reperimento di un locale (possibilmente a titolo gratuito), più grande di quello attuale e quindi idoneo alla raccolta di maggiori quantitativi di materiale, compreso il vetro;
b)di impegnarsi fin da subito ad esentare lo stesso Ecopunto dal pagamento della TARSU (questo è proprio un paradosso!);
c)di impegnarsi per il prossimo futuro ad intraprendere delle azioni di sensibilizzazione alla differenziata ed al riciclo nei confronti dei cittadini ed ancor più nei confronti dei bambini delle scuole.

e CHIEDIAMO a Lei Signor Commissario liquidatore dell’Ato 1 :

a)di impegnarsi a mettere a disposizione tutta la logistica necessaria al perfetto e regolare espletamento dell’attività dell’Ecopunto (art. 2 della Convenzione);
b)di provvedere nel più breve tempo possibile al pagamento dei tutte le somme dovute all’Ecopunto per la raccolta effettuata nell’anno 2012 (art. 5 della Convenzione);
c)di impegnarsi per il futuro al pagamento regolare delle somme dovute per il servizio svolto (art. 2 della Convenzione);

Infine, come comitato cittadino chiediamo a questa Amministrazione, quale nostro diritto e dovere civico, di essere resi partecipi ad un progetto logico di gestione del ciclo dei rifiuti;  un progetto che metta da parte, finalmente, soluzioni irragionevoli e disastrose, e che possa rappresentare un paradigma di democrazia partecipata, di sostenibilità ambientale e di saggezza amministrativa, che ci si orienti verso la politica delle “4R” – RIDUZIONE, RIUTILIZZO, RICICLO E RECUPERO, percorrendo un cammino di saggia amministrazione e di democrazia, che coinvolga i cittadini, che condivida problemi e soluzioni, che istituisca con gli stessi un rapporto di fiducia e trasparenza, METTENDO FINE A QUESTO INCIVILE ED INOPPORTUNO SILENZIO FIGLIO PROBABILMENTE DI SCELTE ERRATE !!   

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