Grand Hotel delle Palme, fine delle trasmissioni: a spasso 40 dipendenti
Dopo oltre 50 anni di attività la struttura alberghiera getta la spugna. Il provvedimento diventerà effettivo il 4 gennaio. All'origine del provvedimento ci sarebbe lo scarso numero di clienti, non più in grado di far fronte agli eccessivi costi di gestione
Era nell'aria da qualche mese. E adesso le voci sono diventate certezze. Dopo oltre 50 anni di attività il Grand Hotel delle Palme getta la spugna. Fine della storia. L'ora (o meglio, la data) "X" è stata fissata. Dal 4 gennaio infatti la struttura a quattro stelle di via Roma cesserà l'attività, licenziando i suoi 40 dipendenti. Una degli ultimi esempi della Belle Èpoque palermitana non c'è più.
Il settore alberghiero fa registrare un altro, clamoroso, passaggio a vuoto. Ma che questo non sia un grande momento per il turismo, lo avevamo capito da tempo. Già alla Bit di Milano dello scorso febbraio, quando sull'Hotel delle Palme iniziarono ad addensarsi le prime ombre. Ad accelerare la fine, c'è stato poi l'arresto per truffa di Francesco Bellavista Caltagirone, azionista di riferimento del gruppo Acqua Marcia, che gestisce l'hotel. Quindi il rischio di fallimento e la chiusura. All'origine del provvedimento ci sarebbe lo scarso numero di clienti, non più in grado di far fronte agli eccessivi costi di gestione. La decisione sarebbe già stata resa nota ai sindacati.
E non finisce qua. Il quadro appare a tinte fosche. A rischiare sono adesso il Villa Igiea ed Excelsior, gli altri due alberghi che fanno capo al gruppo Acqua Marcia. In passato si era parlato anche di trasformazioni dei rapporti a tempo indeterminato in rapporti a tempo determinato. La realtà però adesso racconta altro. La fine di un'epoca. Della Palermo bella che oggi non c'è più. Schegge di memoria: la dimora in cui soggiornò Wagner, l'albergo che diventa roccaforte americana durante la guerra, con quel giardino esotico che arrivava fino al mare. Simbolo di una città con più cuore e meno cemento.
