"L'assessore archeologo sempre pronto ad ascoltare", il ritratto di Tusa disegnato dai colleghi
A parlare i colleghi della Soprintendenza del mare, struttura da lui creata: "Un uomo generoso e di grande umiltà, disponibile con chiunque". La data della sua morte, il 10 marzo, è la stessa della celebre Battaglia della Egadi, la scoperta di cui andava più orgoglioso
Prima di essere l'assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa ha creato la Soprintendenza del Mare. I colleghi, dopo aver appreso la notizie della sua morte del disastro aereo avvenuto in Etiopia ieri hanno deciso di ricordarlo tracciando il suo ritratto: "Un uomo con il cuore rivolto al passato ma la mente proiettata al futuro, per il quale il lavoro era una forma di impegno civile, totale e totatilizante, a cui si dedicava interamente senza mai fermarsi o abbattersi. Con un entusiasmo che non cessava mai di colpirti e di coinvolgerti. Che sognava una Sicilia diversa e bellissima".
L'archeologo è morto il 10 marzo, il giorno che la storia ricorda come la data della celebre Battaglia della Egadi, che tra tutte le scoperte della sua lunga carriera, era quella di cui andava più orgoglioso: avere ricostruito con precisione lo svolgersi della giornata e il luogo preciso dove avvenne lo scontro, fino ad allora ancora incerto.
Tusa ha dedicato gran parte della sua vita alla preistoria siciliana alla quale ha dedicato anche il libro “La Sicilia nella preistoria”, scritto quando aveva appena trent'anni. Alla luce delle sue ricerche, i suoi studi in vari siti dell'Isola, la sua visione innovativa dell'evoluzione delle prime comunità di cacciatori e raccoglitori che popolavano la Sicilia, si può affermare che con lui scompare anche l'ultimo grande maestro della preistoria siciliana. "Scompaiono però - ricordano dalla Soprintendenza del Mare - anche il suo tratto umano, il suo sorriso, la sua leggiadra ironia. In lui non trovavi mai un ostacolo alle proposte, spesso anche innovative, ma anzi stimoli e incoraggiamenti ad andare avanti, consigli su come procedere".
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Tusa viene descritto come un uomo generoso e di grande umiltà, disponibile con chiunque, senza guardare cariche o titoli di studio, pronto all'ascolto al dialogo con tutti, a raccogliere e fare proprie idee e progetti e a riconoscere e valorizzare il lavoro altrui. Con lui quindi scompare non solo uno studioso di fama internazionale che dava prestigio alla Sicila, e rappresentava l'anima più bella della nostra terra ma anche uno degli uomini migliori di cui si sentirà la mancanza man mano che passeranno i giorni e gli anni. Un ritratto che in tanti condividono.
"Per noi - concludono dalla Soprintendenza del Mare - è stato un grande onore, conoscerlo, averlo vicino, lavorare fianco a fianco. Con lui se ne va anche una parte di noi. A tanti mancherà lo studioso prestigioso, il ricercatore instancabile, il funzionario brillante, a noi mancherà il carissimo amico, il fratello maggiore con cui abbiamo condiviso anni di passione e di lavoro avendo insieme nel cuore una speranza in una Sicilia più bella e più giusta. L'auspicio è che si possa far tesoro della sua eccezionale conoscenza, del suo stile, della sua competenza, del suo entusiamo, della sua umiltà: un modello da seguire ed imitare. Solo in questa maniera può trovare senso una tragedia incomprensibile e una scomparsa inaccettabile".