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Medici chiedono 30 euro per certificato guarigione Covid: "Atto burocratico, è un lavoro in più"

Il documento è necessario per avere il green pass, ma c'è chi non riesce ad ottenerlo con facilità. Il presidente dell'Ordine: "Possono farlo anche altri soggetti autorizzati. Noi sommersi dalle richieste e talvolta anche minacciati"

Vuoi il certificato di guarigione da Covid necessario per il green pass? Costa 30 euro. E’ la risposta che hanno ricevuto dai rispettivi medici di base alcuni pazienti, dopo essere risultati negativi al coronavirus, al termine della malattia. Attenzione, la richiesta di un pagamento da parte dei medici di medicina generale non è affatto un illecito. "Il certificato di guarigione non è un atto esclusivo del medico, possono farlo anche altri soggetti autorizzati. Per il medico è un’incombenza burocratica in più, soprattutto in questo periodo in cui siamo sommersi dalle richieste", chiarisce Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici di Palermo.

Medici travolti dalle richieste: "Subiamo anche minacce"

Resta il fatto che chi ha avuto il Covid nelle ultime settimane, oltre ai sintomi della malattia, ha dovuto sopportare anche ingenti spese economiche e la beffa di una gestione burocratica piena di ostacoli fra tamponi da registrare, certificati di inizio e fine isolamento. E soprattutto, appunto, quei certificati di guarigione necessari per ottenere il green pass. La variante Omicron ha messo in ginocchio il sistema delle Usca e sono tantissimi ormai i pazienti costretti a una sorta di fai da te, che spesso passa dai medici di base. Travolti anch’essi dalle telefonate dei pazienti positivi che a ogni ora chiedono non solo la terapia per scacciare il virus, ma pure di redigere uno dei tanti pezzi di carta previsti per muoversi in quella che è diventata una specie di giungla pandemica. E, come denuncia il presidente dell’Ordine, "sono diverse le situazioni in cui i MMG sono stati minacciati, tant’è che abbiamo chiesto di segnalarci questi casi sui quali agiremo legalmente".

La circolare inviata ai medici di base

In una circolare inviata ai medici di base, il segretario generale provinciale dell’Ordine, Luigi Galvano, spiega che per il certificato di guarigione occorre seguire una procedura attraverso l’Ufficio green pass dell’Asp della Fiera del Mediterraneo. O in alternativa di "informare i pazienti che l’emissione del certificato di guarigione potrà essere fatto dal MMG (medico di medicina generale, ndr) previo pagamento della prestazione". Galvano specifica che "il certificato di guarigione viene infatti equiparato a certificazione medica al pari del certificato per idoneità per attività sportiva o del certificato per esonero educazione fisica".

La protesta: "Chiesti 30 euro a mia moglie che è in gravidanza"

La stessa circolare è stata girata a Marco Monte, quando ha chiesto al medico di base un certificato di guarigione per il green pass della moglie. Carta verde che in questo caso non servirebbe alla donna per andare al ristorante, al cinema o chissà dove. “Mia moglie è in gravidanza - scrive Monte a PalermoToday - e senza la certificazione non può nemmeno accedere alle strutture sanitarie per le visite mediche”. Monte tra l’altro riferisce di aver provato anche la procedura che esonera il medico di base: "Seguendo le istruzioni trovate su internet, abbiamo inviato la documentazione richiesta il 28 gennaio 2022 all’indirizzo: greenpassfiera@asppalermo.org senza ottenere alcuna risposta". Monte, tra l'altro, aggiunge: "Anche io ho avuto il Covid e con il mio medico di base, diverso da quello di mia moglie, ho ottenuto senza alcun esborso il certificato di guarigione. Così alla fine, stiamo risolvendo con il mio medico che mi fa la cortesia di generare il certificato di guarigione e inoltrare la pratica per mia moglie, spinto dal fatto che qualche giorno fa abbiamo chiesto il cambio medico quindi diventerà sua paziente a breve".

I ritardi dell'Ufficio green pass della Fiera

Disavventura simile quella vissuta da Andrea, raccontata anch'essa in una segnalazione a PalermoToday. La figlia, positiva dal 4 gennaio, è guarita il 14 gennaio. Il medico di famiglia ha consigliato loro di inviare la documentazione necessaria all’Ufficio green pass della Fiera del Mediterraneo. "Alternativa più rapida (praticamente immediata) sarebbe, se volessimo, il rilascio da parte sua del certificato di guarigione a pagamento, dietro corresponsione di trenta euro", scrive Andrea. "Il 24 gennaio, dopo dieci giorni dalla negatività - prosegue - inviamo la documentazione prescritta all’email della fiera, ma nessuna risposta. Giorno 1 febbraio, mi reco personalmente all’Ufficio green pass della Fiera dove mi dicono: ‘Si consoli, c’è molta gente in queste condizioni, abbiamo un sacco di lavoro, deve attendere’. Risultato - conclude - ad oggi 3 febbraio 2022: figlia senza green pass dopo oltre venti giorni dalla guarigione che non può frequentare luoghi pubblici, non può prendere mezzi pubblici, a meno che non faccia un tampone ogni 48 ore. Gratuità del green pass, nei fatti, non reale".

Dalla struttura commissariale per l'emergenza Covid spiegano: "A noi risulta che il tempo di attesa sia di 48-72 ore per la presa in carico delle richieste, che in questo momento sono molte. Stiamo lavorando per fare in modo di ridurlo ulteriormente".

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