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Cronaca Libertà / Piazza Vittorio Veneto

Festa della Repubblica, deposta una corona di fiori per i caduti: al Politeama consegnate medaglie e onorificenze

Il prefetto Maria Teresa Cucinotta ha letto in piazza Vittorio Veneto una lettera inviata dal presidente Sergio Mattarella. La cerimonia si è poi spostata in teatro dove si sono avvicendati sul palco carabinieri, medici ed ex procuratori che sono stati nominati commendatori o cavalieri

Prima la deposizione di una corona di fiori ai piedi del Momento ai caduti, poi la consegna delle onorificenze dell'Ordine al merito della Repubblica. E’ stata un giornata di festa quella organizzata oggi dalla Prefettura per celebrare il 77° anniversario della proclamazione della Repubblica. Il primo appuntamento è stato alle 9.30 in piazza Vittorio Veneto dove il prefetto, Maria Teresa Cucinotta, ha letto una missiva inviata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tra i presenti il presidente della Regione, Renato Schifani, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla e il generale Angelo Scardino in veste di comandate del presidio interforze. Il secondo appuntamento si è svolto invece al Teatro Politeama si è esibita la Fanfara del XII Reggimento carabinieri che ha introdotto la consegna delle onorificenze dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Il prefetto Cucinotta, nel suo saluto, ha richiamato il messaggio del presidente Mattarella in merito alla "rilevanza dei valori di libertà, uguaglianza e solidarietà, e all’importanza di 'fare rete', sottolineando che nessuna strategia incisiva per la soluzione di problematiche può prescindere da una stretta sinergia tra tutti i soggetti pubblici, la società civile e i cittadini, dalla costruzione di solide reti collaborative finalizzate all’individuazione di percorsi condivisi volti all’attenuazione delle molteplici situazioni di disagio sociale. Cosa che in particolare stiamo portando avanti tra l’altro per i quartieri più a rischio della città. In questa stessa direzione si inserisce l’impegno della Prefettura per contrastare i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti, negli investimenti pubblici, nel mercato del lavoro e nell’esercizio delle attività produttive".

Sono stati nominati commendatori l’ex procuratore generale della Repubblica Giovanni Ilarda e il consulente della direzione generale dell’Ismett Ugo Palazzo. Diventano ufficiali Attilio Albergoni, dipendente in quiescenza dell’Archivio storico del Comune di Palermo e Vincenzo Miccoli, presidente dell’associazione nazionale Finanzieri d’Italia, sezione di Bagheria. Nominati cavalieri Roberto Asaro, ex dirigente della polizia di Stato, Maurizio La Rocca, ex commissario capo della polizia di Stato, il tenente colonnello dell’esercito italiano Gaspare Di Pasquale e il primo luogotenente dell’esercito Antonino Lo Presti. Per i carabinieri il maggiore Biagio Alessandro Giardina, il sottotenente Salvatore Corselli, i luogotenenti Giuseppe Cimò, Michele Coscia, Antonio D’Orazio, Giuseppe Munafò, Vincenzo Pizzurro ed Eligio Quaranta, il maresciallo maggiore Massimiliano Genovese, il brigadiere capo Francesco Blandino, il luogotenente della guardia di finanza Pasquale Magliocca, l’ex dirigente dei vigili del fuoco Francesco Fazzari, il professore di religione Domenico Buccheri, il maestro ceramista Nicolò Giuliano, l’impiegato Filippo Lo Bue, il maestro musicista Antonino Trovato e il medico chirurgico del Civico Marcello Vitaliti.

I carabinieri che hanno icevuto i riconoscimenti

Sono state inoltre conferite le medaglie alla memoria dei cittadini italiani, militari e civili che dopo la proclamazione dell’armistizio di Cassibile, l’8 settembre 1943, rifiutandosi di aderire alla Repubblica sociale italiana, sono stati deportati e internati nei lager nazisti per lavorare e produrre economia di guerra. Si tratta di Antonino Guttuso, nato a Bagheria il 18 aprile 1919 e deceduto l’8 luglio 1994, Mariano Puccio, nato a Capaci il 2 giugno 1921 e deceduto il 9 febbraio 1990, Francesco Rinella, nato a San Mauro Castelverde, il 22 marzo 1918 e deceduto nel 1994, Baldassare Eterno, nato ad Alcamo il 12 novembre 1917 e deceduto il 24 gennaio 1987, e Antonino Lipari, nato a Monreale il 6 novembre 1913 e deceduto nel 1952. Infine sono state consegnate le onorificenze quali vittime del terrorismo il primo caporalmaggiore scelto Alessandro La Vardera e il caporalmaggiore capo Danilo Prestigiacomo.

Nel corso della manifestazione sono state anche premiate le scuole vincitrici che hanno partecipato al concorso “Libertà di stampa e cultura della legalità”, riservato alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, organizzato dalla Prefettura, in collaborazione con l’Agenzia nazionale per i beni confiscati, l’Ufficio scolastico regionale, l’Ordine dei giornalisti di Sicilia e l’Associazione siciliana della stampa. Tra le scuole premiate l’istituto comprensivo Maneri-Ingrassia-Don Milani di Palermo (1° classificato per il cortometraggio "Il giardino di Maricò"), l'istituto comprensivo San Giuseppe Jato (2° classificato per il cortometraggio dal titolo "Libera memoria"), l’istituto comprensivo Giuseppe Scelsa di Palermo (3° classificato per il cortometraggio dal titolo "Anche i bambini possono essere eroi").

La commissione ha inoltre stabilito di assegnare sette riconoscimenti speciali, in considerazione delle particolari caratteristiche dell’opera e dell’originalità con la quale gli studenti hanno interpretato l’iniziativa. Ecco chi sono: istituto comprensivo Ignazio Buttita di Bagheria per l’articolo "Villa Pastoia si presenta", l’istituto comprensivo Castellana-Polizzi di Castellana Sicula per il cortometraggio dal titolo "Primavera a Verbumcaudo", l’istituto comprensivo Mantegna-Bonanno di Palermo per il cortometraggio dal titolo "Dalla mafia alla musica: storia di un bene sequestrato a cosa nostra", l'istituto comprensivo Sferracavallo-Onorato di Palermo per l'articolo "Da villa del vecchio bossa a bene per la collettività: ecco la casa dell’Uisp di Palermo", direzione didattica Ragusa-Moleti di Palermo per il cortometraggio dal titolo "La legalità sui banchi di scuola ed oltre", l’educandato statale Maria Adelaide di Palermo per l’articolo "Da cosa Nostra a ‘Nostro’", l’istituto comprensivo Privitera-Polizzi di Partinico per il cortometraggio intitolato "Dall’illegalità alla prosocialità".

Le scolaresche che hanno partecipato al concorso per la Festa della Repubblica

Nel suo discorso il prefetto si è rivolto agli studenti presenti invitandoli ad essere "paladini della legalità e del rispetto reciproco mentre noi tutte le istituzioni, dobbiamo essere quell’esempio nel nostro agire quotidiano che dimostri che operare secondo le regole, deve essere una scelta a tutto campo, e rappresenta l’argine più efficace ed efficiente contro ogni forma di criminalità". Il prefetto ha sottolineato altresì l'importanza della libertà di stampa, "espressione di un diritto fondamentale nella nostra democrazia" evidenziando il fondamentale ruolo dei giornalisti "quotidianamente impegnati a favore della collettività e che nel nostro territorio hanno versato un importante tributo di sangue e sono tuttora oggetto di azioni intimidatorie". La cerimonia è stata impreziosita dall’esibizione del gruppo da camera dell’Orchestra sinfonica siciliana con la partecipazione del solista concertatore Anna Tifu e dal ballo eseguito dalle allieve del liceo coreutico dell'istituto magistrale statale Regina Margherita che hanno eseguito la coreografia dal titolo "Noi siamo Italia".

All’evento sono intervenuti, tra gli altri, il senatore Raoul Russo, il presidente della Corte d’Appello, Matteo Frasca, il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello, Lia Sava, l'avvocato generale presso la Corte d’Appello, Annamaria Palma Guarnier, il presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, Anna Carra, il procuratore g enerale della sezione giurisdizionale d'Appello della Corte dei Conti, Marica Aronica, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, Claudia Caramanna, il comandante interregionale  della guardia di finanza Rosario Lo Russo e il comandante della Legione carabinieri Sicilia, Rosario Castello.

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