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Cronaca

In prima linea per vaccinare, i medici specializzandi del Policlinico: "La Regione non si scordi di noi"

Da oltre quattro mesi sacrificano la loro formazione per somministrare le dosi ad anziani, informatori sanitari e personale universitario. Dopo l'annuncio di Draghi, la Lombardia ha siglato un accordo che prevede un compenso di 40 euro all'ora. In Sicilia invece tutto fermo

Specializzandi in trincea da oltre quattro mesi al centro vaccinale del Policlinico. Ogni giorno sono in prima linea per combattere dai locali dell’istituto di Igiene il Covid senza percepire nessun pagamento extra per il servizio che svolgono. A denunciare la situazione è il referente vaccinazioni Covid dell'azienda Policlinico, Claudio Costantino. "Dal 28 dicembre passano dalle 20 alle 22 ore settimanali al centro vaccinale, delle 38 ore che devono fare, togliendo ovviamente tempo alla loro formazione standand". 

Per accelerare la campagna di vaccinazione, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha più volte dichiarato che sarebbe stato utile utilizzare allo scopo anche i medici specializzandi. Un'ipotesi diventata una norma inserita all'interno del Decreto sostegni: "I medici specializzandi potranno partecipare alle attività di somministrazione dei vaccini contro il Covid a partire dal primo anno di corso della scuola di specializzazione. La partecipazione avverrà su base volontaria, al di fuori dell'orario dedicato alla formazione specialistica e in deroga alle incompatibilità previste dai contratti di formazione specialistica (Dlgs 368/1999)". A marzo la Regione Lombardia ha firmato un protocollo d'intesa con il governo e le associazioni di categoria dei camici bianchi che prevede un compenso di 40 euro lordi all’ora per gli studenti delle scuole di specializzazione di medicina che decidono di partecipare alle vaccinazioni. Lo stesso ha fatto la Regione Veneto. In Sicilia invece è tutto fermo. L'accordo ancora non c'è. 

"Da tanti mesi ormai - raccontano a PalermoToday Stefano Pizzo, Stefania Candiloro, Maria Lampasona, Santo Fruscione, studenti della scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva - sacrifichiamo la nostra formazione per vaccinare i palermitani. Un sacrificio che abbiamo fatto con il cuore però nel momento in cui viene sottoscritto un accordo che altre regioni hanno già reso operativo vorremmo poterne usufruirne anche noi". In una situazione d'emergenza come quella che il mondo intero sta vivendo sono scesi in campo senza pensarci due volte per fare la loro parte nella lotta contro la pandemia ma ora vorrebbero che i loro sforzi, il loro impegno gli venisse quantomeno riconosciuto, con i fatti, non con le parole. 

"A gennaio e febbraio abbiamo dedicato la nostra formazione - raccontano ancora gli specializzandi - esclusivamente alla campagna vaccinale anti Covid: abbiamo trascorso tutte le 38 ore settimanali (e anche di più) in ambulatorio. Nessuno ci ha obbligato ma senza di noi il centro avrebbe chiuso, siamo stati noi a portarlo avanti ed è ancora così. Solo che prima che arrivassero i nuovi specializzandi del primo anno, tutto il carico di lavoro era sulle spalle di 14 studenti. Ora sono arrivati altri 18 colleghi a darci una mano". In quanto medici di in formazione specialistica di igiene e medicina preventiva hanno l'obbligo formativo di svolgere 80 ore di attività vaccinale concentrate in un anno, il primo. "Le abbiamo fatte - dicono Pizzo, Lampasona e Fruscione - in tre settimane ma stiamo continuando a vaccinare mentre sono bloccate tutta una serie di altre attività formative previste dalla metà del primo anno in poi". 

Sono 27 mila i vaccini Pfizer e quasi 3 mila quelli Astrazeneca somministrati al Policlinico. "Ne hanno usufruito - spiega Costantino - gli operatori sanitari, i farmacisti, gli studenti tirocinanti di medicina e i professinisti sanitari che vanno nei reparti, gli informatori sanitari, gli over 80 e il personale docente delle università di Palermo e provincia". Da quanto gli specializzandi che vaccinano sono diventati 32 è raddoppiata anche l'utenza del centro: "Facciamo anche 500 vaccini al giorno con sei postazioni". Tra i compiti affidati fino ad oggi agli specializzandi anche il caricamento dei dati anagrifici: "Dovrebbero farlo gli amministrativi, ma per carenza di personale lo abbiamo fatto noi". A breve però sarebbero in arrivo 10 addetti all'accettazione.

"Invito la Regione - afferma Costantino - a sbloccare la convenzione richiesta a livello nazionale per inserire gli specializzandi in tutti i centri vaccinali dell'Isola perchè abbiamo bisogno d'aiuto, non abbiamo abbastanza personale, ed è giusto che loro abbiano un rimborso per l'attività extra che stanno svolgendo". Anche gli studenti chiedono risposte al presidente Musumeci e all'Universita perchè al momento tutto tace. Intanto le vaccinazioni per gli over 80, i soggetti fragili e qualche studente tirocinante vanno avanti. "I vaccini ci sono - tranquillizza il referente vaccinazioni Covid dell'azienda Policlinico -, ad aprile abbiamo avuto un aumento delle consegne e alla fine di questa settimana dovrebbe arrivare anche Johnson & Johnson, un vaccino molto più maneggevole (perchè va conservato in frigorifero ad una temperatura tra i 2 e gli 8 gradi) che prevede la somministrazione di una sola dose".

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