rotate-mobile
Cronaca

Dalla Gancia al museo Riso, ecco il piano per recuperare 34 edifici pubblici del centro storico

I progetti sono contenuti nel "Contratto istituzionale di sviluppo", che prevede una spesa totale di 90 milioni per Palermo. Alla Kalsa, a Ballarò, al Cassaro e nella zona del teatro Massimo gli interventi di riqualificazione. Orlando: "Restituiremo spazi vitali ai cittadini"

Il progetto più suggestivo è forse la riqualificazione del complesso edilizio di palazzo Gulì e del museo Riso, che permetterà di realizzare anche un collegamento ciclopedonale fra piazza Bologni e piazza del Gran Cancelliere. Ecco uno dei 34 interventi contenuti nel Contratto istituzionale di sviluppo (Cis), che punta al recupero degli edifici pubblici del centro storico.

Per Palermo ci sono 90 milioni sul piatto della bilancia: a tanto ammontano le somme previste per il restauro e la manutenzione di edifici ed aree comprese in un quadrilatero di circa 240 ettari dove vivino 28 mila persone. Se n'è discusso ieri nel corso di una videoconferenza alla quale hanno preso parte il sottosegretario per i Beni culturali Anna Laura Orrico, il sindaco Leoluca Orlando, il dirigente generale del dipartimento regionale dei Beni culturali Sergio Alessandro, l'assessore Maria Prestigiacomo e i rappresentanti di Invitalia, accompagnati dai tecnici del Mibact e dell'assessorato comunale per la Rigenerazione urbana.

Ance: "Si sfrutti ddl Semplificazioni"

Il programma sarà inserito nel Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020, all'interno del piano operativo "Cultura e turismo". A inizio novembre la firma del Cis, in base al quale le somme stanziate dovranno essere impegnate entro la fine del prossimo anno. L'obiettivo complessivo che si prefigge il piano è quello di rafforzare la presenza culturale, socio-assistenziale, ricettiva e turistica, mediante il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Gli interventi si concentreranno in quattro aree: Kalsa, Ballarò, Piede Fenicio e Teatro Massimo. Un gruppo di progetti sarà poi finalizzato ad interventi "dematerializzati" per il potenziamento e per la fruibilità del sistema museale cittadino.

Nel primo "distretto" rientrano 10 progetti per complessivi 29 milioni di euro: a piazza Magione è previsto il restauro del convento della Sapienza e diversi interventi di rifacimento delle pavimentazioni in vie e piazze del quartiere, nell'ottica di una futura pedonalizzazione. Con l'intervento della sovrintendenza regionale verranno inoltre restaurati il convento delle Carmelitane Scalze, lo Spasimo e il convento della Gancia. A Ballarò saranno 6 i progetti da realizzare per poco meno di 14 milioni: su tutti il restauro di palazzo Marchesi e palazzo Fiumetorto Giallongo, con una serie nuove ripavimentazioni e servizi a rete finalizzati alla creazione di isole pedonali. L'area del cosiddetto "Piede Fenicio", inclusa fra i fiumi Kemonia e del Papireto vedrà l'impegno di 19 milioni su 9 progetti, in gran parte lungo il Cassarò e dintorni.

La riqualificazione di palazzo Gulì e del museo Riso (quest'ultimo a cura della Regione Siciliana), come detto, sfocierà in una pista ciclopedonale che collegherà piazza Bologni A piazza del Gran Cancelliere. Tre progetti saranno poi tesi alla valorizzazione del percorso Unesco Arabo-Normanno: dall'area retrostante la Cattedrale lungo tutto il Cassaro. Ultima area oggetto dell'intervento sarà quella prossima al teatro Massimo: poco meno di 22 milioni concentrati in 5 interventi, fra cui il più corposo (12 milioni) è quello che prevede il restauro dell'ex collegio San Rocco, oggi sede di facoltà universitarie, che sarà in parte riconvertito a spazio espositivo e museale. Sempre in zona Massimo sarà recuperato l'ex Convento di San Basilio, destinato a diventare la "Casa delle culture" della città. Un ultimo gruppo di progetti prevede interventi "immateriali" per la creazione di un sistema museale integrato: 6 milioni saranno destinati a percorsi didattici multimediali e virtuali, mostre itineranti sulla Sicilia Greca ed infine al sostegno delle imprese di servizi culturali.

"Si avvia a conclusione un lungo percorso di progettazione e programmazione - afferma il Sindaco Leoluca Orlando - avviato a dicembre 2017 e che ora dovrà avere, grazie alla straordinaria sinergia e collaborazione registrata a tutti i livelli istituzionali, un'accelerazione.
In questi ultimi mesi, grazie anche allo straordinario lavoro dell'assessore Prestigiacomo e dei suoi uffici, l'amministrazione sta sbloccando fondi per centinaia e centinaia di milioni di euro. Tutti strumenti fondamentali per cambiare il volto della città, restituirne spazi vitali alla fruizione dei cittadini e al suo sviluppo economico. Sono ben conscio che si tratta di progetti che vedranno la luce con tempi medio lunghi, ma in questo sta il dovere di un amministratore: guardare oltre la durata del proprio mandato per il bene della collettività".

“Ottima la sinergia tra l'amministrazione comunale e il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, che a breve condurrà alla sottoscrizione di un programma complessivo di riqualificazione urbana e funzionale del centro storico. Un'occasione importante, frutto anche del lavoro dell'ex assessore D’Agostino, che l'amministrazione comunale non può assolutamente rischiare di perdere". Lo dichiarano il capogruppo del Pd al Consiglio comunale Rosario Arcoleo e la consigliera Milena Gentile.

"L’amministrazione dovrà impegnare le somme entro il 2021 e, considerato il grande lavoro degli uffici tecnici, decisamente troppo esigui, impegnati anche sulle progettazioni del 'Recovery Plan', ritengo - afferma Gentile - di estrema urgenza attivare processi di coinvolgimento di progettisti esterni e ordini professionali. Annuncio la presentazione in Consiglio comunale di un ordine del giorno che impegni la Giunta in un atto di indirizzo finalizzato alla istituzione di un fondo di rotazione per le progettazioni, alla stipula di un protocollo di intesa con gli ordini professionali e alla creazione di una long list di progettisti. Sarebbe opportuno porre ai professionisti precise condizioni, come tariffe calmierate, raggruppamenti temporanei di progettisti giovani e senior, per garantire ai più giovani l’effettiva partecipazione alla progettazione, e sorteggio per l'assegnazione dei progetti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dalla Gancia al museo Riso, ecco il piano per recuperare 34 edifici pubblici del centro storico

PalermoToday è in caricamento