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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Al Malvagno nasce il centro federale di rugby: "I campi diventeranno un punto di riferimento per tutto il Sud"

Gli spazi, in concessione alla Federazione italiana rugby sino al 2030, verranno riqualificati per poter accogliere non solo le selezioni regionali ma anche i raduni delle squadre nazionali in vista di impegni internazionali e manifestazioni di promozione per giovani e studenti. Lagalla: "Si apre una nuova era"

I campi Malvagno, in concessione alla Federazione italiana rugby sino al 2030, diventano un polo di riferimento per l'intero rugby italiano con la nascita di un centro federale deliberata dal Consiglio Fir riunito in videoconferenza sabato scorso.

Dieci mesi dopo aver ottenuto dal Comune di Palermo l'opportunità di gestire e riqualificare uno degli impianti storici del capoluogo siciliano, dedicandolo interamente al rugby e garantendo alle società del territorio una nuova "casa" dove svolgere la propria attività, la governance della Federazione italiana rugby conferma in modo concreto il proprio impegno al rilancio del gioco nel nostro Meridione affiancando il Malvagno alla Cittadella del Rugby di Parma.

Il Centro federale di Palermo opererà in primo luogo ospitando l'attività dei club del palermitano, offrendo al contempo al Comitato Siciliano ed a tutti i Comitati del Meridione un impianto che - anche attraverso le opere di riqualificazione e sviluppo che Fir garantirà nel corso della concessione - sarà in grado di accogliere attività di selezione regionali, manifestazioni di promozione e sviluppo, raduni delle Squadre Nazionali Fir in vista di impegni internazionali. Al tempo stesso, il Centro Federale - il primo sviluppato da Fir nel Meridione, a cui potranno seguire nuove strutture similari frutto di nuove progettualità in sede di pianificazione - continuerà a costituire un punto d'accesso all'attività sportiva per gli istituti scolastici del palermitano, offrendo agli studenti nuove possibilità di esposizione ed avvicinamento alla pratica del rugby, supportando l'opera di propaganda dei club e delle strutture periferiche della Federazione.

Con la delibera di Consiglio federale che, conclusi i necessari iter amministrativi, sancisce la nascita del Centro Federale di Palermo-Malvagno prende vita una progettualità avviata nel primo semestre dell'attuale governance, ampliata ben oltre ai confini inizialmente previsti, per offrire un prezioso strumento di crescita e sviluppo al movimento, aggiungendo un tassello fondamentale al progetto di rilancio del rugby nell'Italia meridionale. "Quando nel settembre 2021 firmammo il protocollo con cui il Comune di Palermo, nella persona dell'allora sindaco Leoluca Orlando dava alla Federazione la concessione degli impianti Malvagno presso La Favorita avevo ben chiaro sia il percorso che l'importanza che questo aveva per tutto il movimento, non solo quello cittadino, non solo quello siciliano", spiega Marzio Innocenti, presidente della Federazione Italiana Rugby.

"Dando seguito a quel momento, come a volte capita nella vita e nel rugby, nel Consiglio federale di sabato scorso abbiamo deciso di alzare l'asticella, imprimendo un netto cambio di passo al progetto che riguarda il Malvagno", aggiunge il numero uno federale, per il quale "la decisione favorevole alla proposta che avevo sottoposto a votazione di costruire un impianto federale su quel terreno lancia un segnale forte e chiaro, marcando un punto di non ritorno sull'impegno concreto di questo Consiglio a rilanciare il rugby del Sud nel nostro Paese, condizione ineludibile per rendere realmente il rugby un vero sport nazionale". Ma l'impegno per il Sud "non si ferma qui. Stiamo lavorando infatti a stretto contatto con Credito Sportivo e Sport e Salute per delineare un progetto quadro che ci permetta di risolvere al Meridione il problema dei problemi, vale a dire la carenza di impianti, senza i quali è impossibile qualunque ipotesi di rilancio e di crescita. Su questo fronte speriamo presto di poter dare al rugby italiano buone notizie".

Per il sindaco Roberto Lagalla, "con l'istituzione del centro della Federazione italiana rugby ai campi Malvagno si apre una nuova era per questa storica area di Palermo. Grazie alla convenzione, lo spazio verrà riqualificato e diventerà per i prossimi anni un centro di partecipazione non solo sportiva, ma anche sociale. Il rugby, negli ultimi anni, è uno sport in continua espansione in Italia e, per questa ragione, ringrazio la Federazione italiana rugby e il suo presidente Marzio Innocenti per aver individuato in Palermo e nei campi Malvagno le potenzialità per far nascere un centro federale che possa diventare un punto di riferimento di questa disciplina nel Mezzogiorno".

Di "giornata storica per il movimento siciliano" parla Giovanni Saraceno, presidente del comitato regionale della Fir: "Dopo anni di peregrinazioni tra impianti inadeguati, le società di Palermo vedono avvicinarsi il momento in cui, finalmente, potranno avere una casa degna di tale nome".

“Oggi pomeriggio, insieme con i dirigenti della Federazione Italiana Rugby e di alcune società cittadine, ho effettuato un sopralluogo al campo Malvagno, in vista della possibilità di istituire un centro tecnico federale per il rugby. Nonostante la convenzione firmata nell’ottobre dello scorso anno, la situazione è parecchio critica, considerato che la struttura è abbandonata, il lavoro da fare davvero tanto, con un lungo percorso da fare. Sono orgogliosa che Palermo sia stata scelta dalla Federugby come progetto pilota da Roma in giù, anche se la convenzione sia da rivedere in alcune delle sue parti, che comunque va sostenuta in una logica di sinergia tra privato sociale ed ente pubblico. Con i dirigenti della Federazione e delle società, inoltre, concorderemo la possibilità di ampliare il ventaglio delle iniziative future, dove il ruolo del Comune sarà assolutamente centrale. L’Assessorato allo Sport, infatti, deve tornare a essere il punto di riferimento dell’intero movimento sportivo palermitano, affinché possa tornare al più presto ai fasti di un passato che vedeva parecchie società cittadine al vertice nelle proprie discipline, ma l’obiettivo principale deve essere soprattutto quello di ampliare il numero di coloro i quali praticano sport”. Lo dichiara l'assessore allo Sport, Sabrina Figuccia.

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