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Cronaca Cefalù

Cefalù, il Tar respinge il ricorso: "Giusto chiudere il punto nascite"

Era stato presentato dal comune della cittadina normanna e da altre otto amministrazioni del circondario. Nelle motivazioni del tribunale amministrativo il “carattere” del San Raffaele Giglio e la vicinanza con Termini Imerese

Confermata la chiusura del punto nascite di Cefalù. Il Tar regionale ha respinto il ricorso presentato dal Comune della cittadina normanna e da altre otto amministrazioni: Pollina, San Mauro Castelverde, Campofelice di Roccella, Lascari, Isnello, Castelbuono, Collesano e Gratteri. Salvo invece quello di Termini Imerese.

Il carattere della struttura dell’ospedale San Raffaele Giglio “non può essere totalmente assimilata a una struttura pubblica in senso stretto qual è il presidio ospedaliero di Termini Imerese – scrive il Tar -. Ne deriva la non irragionevolezza della scelta operata dall’amministrazione regionale, la quale, dovendo mantenere in vita un solo punto nascita, ha privilegiato quello esistente presso un ospedale pubblico”.

Nel dicembre 2011, nel piano di riordino delle strutture sanitarie, l’assessorato regionale aveva tagliato alcuni punti nascite siciliani nei quali non era stata raggiunta la soglia minima di 500 parti all’anno.

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