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Cronaca Casteldaccia

Casteldaccia, da villetta di campagna a casa a "luci rosse": due arresti

In manette una coppia di pensionati che aveva ricavato tre mini appartamenti. In due di questi si prostituivano un'italiana, una romena e una marocchina di 28. Nel terzo ci vivevano loro: lui pensava al "reclutamento", lei della "gestione logistica"

Una villetta composta da tre appartamenti, indipendenti e perfettamente equipaggiati, composti da bagno, camera da letto e soggiorno. Dall'esterno appariva come una normale villetta immersa nella natura, invece era stata trasformata in una casa d'appuntamenti. Il giro di prostituzione è stato interrotto dai carabinieri, che hanno fatto irruzione nelle campagne di Casteldaccia fermando una coppia di pensionati (foto in basso) per reclutamento, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

In manette sono finiti Giuseppe Montesanto e Santa Rizzotto, di 72 e 66 anni. L'uomo è finito ai domiciliari, mentre per la donna è stato disposto in seguito l'obbligo di firma. Secondo i carabinieri di Bagheria e Casteldaccia, Montesanto avrebbe avuto il compito di reclutare le prostitute e cercare la clientela, mentre Rizzotto si sarebbe occupata della "gestione logistica" dell'attività, provvedendo al cambio delle lenzuola e cucinando il pranzo alle donne che si prostituivano.

La villetta a luci rosse è stata scoperta grazie a diversi appostamenti: un'italiana di 21 anni, una romena di 41 anni e una marocchina di 28 le donne che si prostituivano all'interno di due mini appartamenti. Nel terzo vivevano i due anziani. Il costo per ogni prestazione era di 70 euro, di cui 50 finivano alle donne e 20 ai due anziani. I due mini appartamenti in cui avvenivano gli incontri sessuali sono stati sequestrati.

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