rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Roma

Tagli al Teatro Biondo, torna al lavoro solo la sarta: è polemica

La Slc Cgil protesta: "Orlando aveva promesso che sarebbero rientrati tutti". Il direttore Alajmo replica: "Una lavoratrice a casa in meno è già un piccolo miglioramento"

Solo la sarta del teatro Biondo, su dodici cassaintegrati, tornerà in servizio. A darne notizia "con molto piacere" è la Slc Cgil. "Dobbiamo, purtroppo, ancora una volta constatare che si continuano a perpetrare da parte di questa direzione - scrive il segretario Maurizio Rosso in una lettera inviata al direttore del Teatro Roberto Alajmo - azioni unilaterali e di grande disuguaglianza nei confronti dei lavoratori". 

Il sindacalista ricorda che il sindaco aveva promesso che sarebbero rientrati tutti e chiede quindi alla direzione "di richiamare al lavoro immediatamente tutti e 12 i lavoratori, senza creare disparità". "Non è mai bello lasciare a casa dei lavoratori - replica Alajmo a PalermoToday - Il ritorno in servizio della sarta per me è un piccolo miglioramento, una persona in meno in cassa integrazione". Non potendo far rientrare tutti, la scelta è ricaduta su di lei perchè "è essenziale in questa fase delle attività".

Dallo scorso 17 ottobre sono dodici i lavoratori in cassa integrazione che usufruiscono del fondo d'integrazione salariale previsto dal Jobs Act di Matteo Renzi e percepiscono l'80% dello stipendio. La drastica decisione è stata presa al fine di far quadrare i conti raggiungendo il pareggio di bilancio alla fine dell'anno. Qualche settimana fa il Comune, che è socio, ha anche versato il contributo dell'anno 2016 ovvero un milione e mezzo di euro. "Sia Comune che Regione - spiega il direttore del Teatro Biondo - hanno stanziato delle altre somme (150 mila euro il Comune e la Regione qualcosa in più)  che però non sono ancora entrate nella nostra disponibilità. Solo quando le riceveremo effettivamente potrebbero decidere come usarle e io reputo che potrebbero essere destinate ai prepensionamenti consensuali. Non sono io comunque a decidere, ma il Cda". 

"Adesso basta, è ora di porre fine a questa azione scellerata che vede i lavoratori non solo mortificati professionalmente ma con stipendi di circa 850 euro al mese. Questa cassa integrazione - conclude Rosso - è inutile e ingiusta. La direzione richiami tutti i 12 lavoratori, altrimenti questa organizzazione sindacale sarà costretta ad adottare le necessarie e dovute azioni di lotta".


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tagli al Teatro Biondo, torna al lavoro solo la sarta: è polemica

PalermoToday è in caricamento