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Cronaca

La Cassazione conferma condanna: in carcere l’ex assessore Miceli

L'ex delfino di Cuffaro dovrà scontare sei anni e sei mesi per associazione mafiosa. Saputo della sentenza si è costituito in carcere a Rebibbia. Era il tramite tra la politica e il capomafia di Brancaccio Guttadauro

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a sei anni e sei mesi, per concorso in associazione mafiosa, inflitta in appello all'ex assessore comunale alla Sanità, dell'Udc, Domenico Miceli. L'ex politico, delfino dell'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, dopo aver saputo del verdetto si è costituito nel carcere di Rebibbia per scontare la pena ormai definitivo.

Miceli venne coinvolto in un'inchiesta che portò poi all'indagine anche su Cuffaro. Secondo gli inquirenti era il tramite tra la politica ed il capomafia di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro. Mesi di conversazioni intercettate tra i due consentirono agli investigatori di accertare gli interessi del boss nella sanità e i suoi rapporti con i politici. (Ansa)

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