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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Caso Saguto, venti capi d’incolpazione: al via l’azione disciplinare

Per il ministro della Giustizia Andrea Orlando l'ex presidente della sezione Misure di prevenzione, con i suoi comportamenti, avrebbe leso "la credibilità personale, il prestigio e il decoro del magistrato e dell'istituzione giudiziaria"

Avrebbe tardato anche tre anni per depositare alcuni decreti e dopo la sospensione ne avrebbe lasciati alcuni "sospesi nell’aria". E ancora: provvedimenti mancati e in alcuni casi anche illegittimi. Sono venti i capi di incolpazione mossi dal ministro della Giustizia Andrea Orlando (nella foto a sinistra) nei confronti di Silvana Saguto, l’ex presidente del sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo finita sotto inchiesta per i reati di corruzione, induzione e abuso d’ufficio.

andrea Orlando-2Con le dieci pagine di relazione firmate dal Guardasigilli ha preso dunque il via l’azione disciplinare nei confronti, oltre che della Saguto, dei giudici Lorenzo Chiaramonte e Fabio Licata, travolti anche loro dall’inchiesta condotta dalla Procura di Caltanissetta. Stesso discorso per i colleghi palermitani Emilio Alparone e Guglielmo Nicastro, che in passato hanno lavorato nella sezione Misure di prevenzione ma che non risulterebbero indagati nell’inchiesta giudiziaria.

Con il suo comportamento l’ex presidente Saguto avrebbe leso "la credibilità personale, il prestigio e il decoro del magistrato e dell’istituzione giudiziaria" a causa di alcuni comportamenti e omissioni ritenute “gravi” sui provvedimenti che la sezione Misure di prevenzione avrebbe dovuto emettere. Tra le contestazioni anche quelle relative alla mancata astensione sui provvedimenti che hanno riguardato le amministrazioni giudiziaria per le quali lavorava anche il marito, Lorenzo Caramma.
 

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