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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Un milione di dollari alla famiglia, gli Usa chiudono così il caso Lo Porto

Il governo americano ha siglato una transazione sotto forma di donazione per i familiari del cooperante ucciso dopo un bombardamento comandato con un drone al confine tra Afghanistan e Pakistan

Un milione di euro alla famiglia Lo Porto dagli Stati Uniti sotto forma di donazione per chiudere il caso del cooperante ucciso al confine tra Pakistan e Afghanistan. Pur non riconoscendo alcuna responsabilità sulla morte del palermitano scomparso nel gennaio 2012, il governo americano ha deciso siglare davanti a un notaio una transazione da 1.185.000 euro che metterebbe la parola "fine" sulla ricerca della verità da parte dei familiari. Appresa la morte del cooperante sulla vicenda è intervenuto il presidente Barack Obama in persona che ha voluto porgere le sue scuse ai Lo Porto in qualità di comandante delle forze armate.

Nell’atto firmato davanti a un diplomatico americano, come si apprende da La Repubblica, non si parla di risarcimento. Formula che comporterebbe un’assunzione di responsabilità giuridica sul bombardamento in cui sono stati utilizzati dei droni. Nel comunicato inviato all’indomani della notizia, la Casa Bianca ha sottolineato che nell’operazione contro un edificio di Al Qaeda, "non c’era motivo di credere che all’interno del compound fossero presenti i prigionieri". Giovanni Lo Porto, 37 anni, lavorava per una organizzazione non governativa tedesca con l’obiettivo di prestare assistenza alle popolazioni pachistane colpite dalle inondazioni. Fu sequestrato insieme a Warren Weinstein.

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