rotate-mobile
Cronaca

Case abusive, il Comune dà il via alle demolizioni: a Tommaso Natale si fa già sul serio

Il piano dell'amministrazione: le ruspe entreranno in azione a Ciaculli e nella zona dell'Oreto, in totale una decina gli abbattimenti previsti. Poche le somme disponibili, lungo e complesso l'iter. Il sindaco Orlando: "Grazie a un mutuo stanziato circa un milione, ma non basta"

Stavolta il Comune fa sul serio nella lotta all'abusivismo edilizio e punta ad accelerare le demolizioni. Lo smantellamento delle case abusive è iniziato a piazza Tommaso Natale dove, da tre giorni l'impresa che si è aggiudicata la gara, è all'opera su una palazzina di tre piani che si trova "incastonata" tra due immobili non abusivi. 

Case abusive, ruspe a Tommaso Natale | Video

Due delibere approvate a dicembre dalla Giunta consentiranno inoltre di abbattere otto edifici in via Zerilli (a Ciaculli) e altri fabbricati in via Stazzone, a pochi metri dal fiume Oreto. Entrambi i siti sono siti ad altissimo rischio idrogeologico. Il piano messo a punto dall'amministrazione comunale prevede una decina di demolizioni: le ruspe entreranno in azione in salita Mezzagno, via Falsomiele, via Sambucia, via dell'Airone, via Papa Sergio, fondo Natoli, scala Carini, via Calandra, via Diana, via Altofonte, via Leonardo da Vinci, sempre in esecuzione di delibere approvate dalla Giunta comunale.

L'abbattimento di una casa arriva al termine di un iter lungo e complesso (sanzione, notifica del provvedimenro e trascrizione nei registri immobiliari), che deve fare i conti con la "resistenza" degli abusivi e le poche risorse a disposizione dell'ente. A volte ci si mette pure la polizia municipale, che ritarda le richieste di verifica dell'adempimento alle ordinanze di demolizione. Il risultato è che dal 2015 ad oggi sono state eseguite materialmente solo 7 demolizioni, a fronte di circa 440 contestazioni di abuso. Ammontano a 328 gli ordini di demolizione contro i responsabili degli abusi, che però non mollano. C'è invece chi opta per l'autodemolizione. In pochi a dire il vero: dal 2015 a oggi, infatti, si sono verificati 4 casi. 

"Purtroppo quasi sempre gli abusivi non adempiono oppure ricorrono al Tar, che nel 20% dei casi circa sospende il provvedimento - afferma il sindaco Leoluca Orlando -. Anche se non c’è ricorso, le case sono abitate e le procedure di sgombero sono complesse per la presenza di nuclei familiari fragili. Nel caso di avvio di ricorsi, si può anche arrivare a decenni prima che vi sia la sentenza definitiva che permette di abbattere gli immobili". Quando non c’è sospensione né adempimento, il Comune si attiva per demolire "in danno" dei proprietari. Non prima di aver fatto obbligatoriamente una valutazione tecnico-economica (la mancata approvazione della Giunta viene ritenuta danno erariale dalla Corte dei Conti) e aver notificato il provvedimento agli abusivi.  

Finora le valutazioni tecnico-economiche approvate sono 21, per un totale di 2,5 milioni di euro: soldi che il Comune dovrà anticipare, per poi cercare di recuperarli in via coatta agli abusivi. Se le demolizioni hanno un costo sotto i 150 mila euro le esegue il Coime; altrimenti viene incaricato un consorzio di ditte private già individuate e contrattualizzate. "Grazie a un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti - conclude il sindaco - il Comune ha stanziato circa un milione, ma è ovvio che questo non basta per tutte le demolizioni in danno. Una volta fatta la demolizione si procede al recupero delle somme ma anche in questo  caso i tempi sono lunghi". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Case abusive, il Comune dà il via alle demolizioni: a Tommaso Natale si fa già sul serio

PalermoToday è in caricamento