Una "casa dei rider" anche in città, la Cgil chiede un bene confiscato al Comune per realizzarla
L'idea, già concretizzata a Napoli, è di creare un punto di incontro per i lavoratori, ma anche di offrire loro una sede dove ripararsi e utilizzare i servizi igienici tra una consegna e l'altra, oltre ad assistenza su diritti, tutele e norme di sicurezza
Una "Casa dei rider" anche a Palermo, un hub in una posizione strategica del centro dove i lavoratori possano andare durante lo svolgimento delle ore di servizio per trovare riparo e accesso ai servizi igienici durante le frequenti attese tra un turno e l'altro e come spazio aggregativo in cui ritrovarsi con i colleghi ma anche come luogo dove usufruire dei servizi di consulenza, assistenza, informazione e formazione. E' il progetto che la Cgil Palermo e le categorie Nidil Cgil Palermo e Filt Cgil Palermo Sicilia intendono promuovere e consegnare all'amministrazione comunale. Per questo motivo il sindacato ha chiesto un incontro al sindaco Roberto Lagalla e l'assessore Maurizio Carta.
Il progetto, che ha già un nome, "Casa dei Rider 'Antonio Prisco'", è stato elaborato all'interno di Nidil Cgil Palermo dal segretario Andrea Gattuso e da Fabio Pace, ex rider oggi attivisti nella categoria come rappresentanti del settore ed è dedicato al sindacalista napoletano Antonio Prisco, prematuramente scomparso a maggio dell'anno scorso: riprende il modello della "Casa dei rider" nata a Napoli per cui Prisco si impegnò in prima persona.
L’idea è di realizzare un hub a disposizione di tutti i rider del territorio cittadino. "Vista la disponibilità e l'interesse al progetto mostrati da parte dell'attuale amministrazione comunale, su sollecitazione della nostra organizzazione, chiediamo un incontro per approfondirne i dettagli, contestualmente alla richiesta di ottenere un immobile in gestione al Comune, preferibilmente un bene confiscato, che soddisfi i requisiti necessari a erogare il servizio così come è stato concepito", scrivono nella lettera inviata al Comune il segretario generale Cgil Palermo Mario Riduldfo, il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso e il segretario generale Filt Cgil Palermo Gaetano Bonavia.
"Finalità generale del progetto – spiegano Ridulfo, Gattuso e Bonavia – è migliorare le condizioni lavorative e di vita delle operatrici e degli operatori del food delivery attraverso un efficace servizio di informazione e formazione sui temi del diritto e della sicurezza sul lavoro e delle tutele connesse. Nell'ambito dell'incontro con il Comune ci riserviamo di esporre nel dettaglio l'iniziativa, certi che potrà essere utile ai fini della tutela dei diritti dei rider e per migliorare le loro condizioni di lavoro".