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Cronaca

Carte d'identità, oggi scade la proroga ma all'Anagrafe il primo appuntamento è il 28 dicembre

Se il governo nazionale non prolungherà i termini, chi ha i documenti scaduti rischia di non poterli rinnovare. L'assessore Giambrone allarga le braccia: "Finora da Roma nessuna notizia, il problema c'è ed è oggettivo". Uffici con poco personale e una miriade di prenotazioni, Susinno: "C'è da smaltire un arretrato di 8 mila richieste"

Se il governo nazionale non dovesse prolungare ulteriormente la validità delle carte d'identità - oggi è l'ultimo giorno della proroga concessa lo scorso aprile a causa dell'emergenza Covid - a Palermo parecchi cittadini si ritroveranno con i documenti scaduti e nell'impossibilità di rionnovarli. Il motivo? Nelle postazioni anagrafiche, ad oggi, il primo appuntamento utile per il rilascio o il rinnovo delle carte d'identità è il 28 dicembre. Un grosso problema anche per il Comune, visto che "gli uffici devono smaltire un arretrato di 8 mila richieste".

Così il consigliere di Sinistra Comune, Marcello Susinno, che ha fatto un calcolo per difetto tenendo conto del numero di postazioni anagrafiche (10 in tutta la città), del numero massimo di appuntamenti ammesso giornalmente da ciacun ufficio (16) e del numero di giornate lavorative che si fanno in un mese. "I tempi sono diventati biblici - prosegue il consigliere di Sinistra Comune - per la carenza di personale negli uffici dell'Anagrafe, il pensionamento di molti dipendenti e il blocco stabilito nei mesi del lockdown. Non solo: spesso occorre prenotare nelle prime ore del mattino per evitare il rischio che gli appuntamenti del giorno si esauriscano e non risultino date disponibili in qualsiasi delegazione".

Il sistema delle prenotazioni online (una ogni 15 minuti), introdotto per evitare assembramenti negli uffici, ha allungato a dismisura i tempi di rilascio dei documenti, che già si erano dilatati con il passaggio dalla carta d'identità cartacea a quella elettronica (la cosiddetta Cie). Una situazione che tra l'altro ha impedito la somministrazione del vaccino ad alcuni ragazzi fra i 12 e i 18 anni, che hanno chiesto ma non hanno ancora ottenuto il documento d'identità.

"Senza turni straordinari, i tempi di attesa per i cittadini si allungherebbero" afferma Susinno, che ha ufficialmente chiesto all'amministrazione di aprire gli sportelli anche il sabato mattina e di "decentrare" l’erogazione del rilascio dei certificati anagrafici nelle edicole e nelle tabaccherie, affinché "i servizi anagrafici possano occuparsi prioritariamente ed esclusivamente del rilascio-rinnovo dei documenti d'identità. Solo così - sottolinea il consigliere di Sinistra Comune - si può provare a smaltire una parte dell'arretrato di circa 8 mila richieste, che si è accumulato dall’inizio della pandemia".

Di fronte a questa situazione, Fabio Giambrone, assessore con delega ai Servizi demografici, allarga le braccia: "Il problema c'è ed è oggettivo, senza un intervento del governo saremo penalizzati. Finora non abbiamo nessuna notizia da Roma". Il Comune, ricorda Giambrone, "ha assicurato ed assicurerà il rilascio dei documenti per emergenze ed urgenze, evadendo le richieste di chi ad esempio deve sostenere un concorso o dimostra, esibendo il biglietto, di avere una partenza imminente". 

E con gli altri? Con chi cioè deve semplicemente rinnovare una carta d'identità scaduta? E' ipotizzabile un modo per ridurre i tempi? "I 15 minuti ad utente - risponde Giambrone - sono il tempo previsto per evitare assembramenti negli uffici. Il punto è che, tra pensionamenti e quota 100, è rimasto poco personale. Aperture il sabato? Servirebbe un accordo con i sindacati e il pagamento degli straordinari. Senza bilancio di previsione e con la procedura di riequilibrio dei conti in corso, inoltre, il Comune non può fare nemmeno assunzioni. Chi è in servizio sta facendo il massimo: solo in viale Lazio da gennaio a giugno sono state fatte 12.500 carte d'identità". 

  

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