Crollo a Carini, dieci giorni dopo riaperta una carreggiata di via Palermo
Si torna a circolare in direzione centro. Al via il cantiere per la messa in sicurezza del costone roccioso. Il sindaco Monteleone: "I lavori dureranno circa un mese"
Riaperta una carreggiata di via Palermo, a Carini. L'arteria che collega corso Italia con il centro del Paese dieci giorni fa è stata interessata da un crollo: un grosso masso si è staccato dalla rocca del Castello. La pietra è finita in strada, fortunatamente quando non stavano transitando auto o pedoni. Dopo l'accaduto l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovì Monteleone ha disposto la chiusura al traffico della strada. Ieri una nuova ordinanza firmata dal primo cittadino ha sancito la parziale riapertura: si torna a circolare in direzione del centro. Resta invece il divieto di circolazione in direzione corso Italia. Introdotto il divieto di sosta nel lato nord della via, nel tratto in cui sono in corso i lavori.
Qualche giorno fa, in un post su Facebook, il sindaco aveva preannunciato la parziale riapertura: "Ci siamo attivati per chiedere il finanziamento dell'opera al dipartimento regionale della Protezione Civile considerato che il costo di circa 41 mila euro non è sostenibile dal Comune causa difficoltà finanziarie. Il progetto redatto in 24 ore è stato trasmesso brevi manu al dipartimento, che dopo il sopralluogo ha promesso il finanziamento il cui decreto sarà pubblicato a breve. Presumibilmente da sabato (ieri) sarà lasciata libera una carreggiata della strada per permettere la circolazione a senso unico di mezzi e persone e alleviare il disagio di cittadini e commercianti".
I prossimi step: "L'imbragaggio dei massi, eseguito da rocciatori specializzati - conclude il sindaco - sarà eseguito dopo che arriverà dalla Svizzera la fornitura della rete a maglia libera in acciaio armonico ad alta resistenza. Data la complessità dell'intervento i lavori dureranno circa un mese. Smentiamo quindi chi profetizzava la chiusura totale della strada al traffico per lunghi tempi. Abbiamo fatto tutto il possibile per abbreviare i tempi dell'intervento che auspichiamo sarà risolutivo per la messa in sicurezza del costone roccioso interessato dal fenomeno di caduta massi".