Fulmine colpisce l'Ucciardone, De Pasquale: "Potenziare sicurezza del carcere"
Anche Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria e AD&T (Associazione diritti e tutele) avevano segnalato il rischio di fulminazione. La Direzione del carcere avrebbe sottovalutato il problema.
Qualche giorno fa un fulmine ha colpito la portineria interna del carcere palermitano dell'Ucciardone, mandando in avaria le apparecchiature; infatti, il penitenziario sarebbe rimasto isolato dal mondo esterno, facendo saltare le centraline del ponte radio delle comunicazioni, i telefoni interni e quelli collegati con la linea esterna.
La vicenda viene ripresa dall'organizzazione sindacale rappresentativa UGL Polizia Penitenziaria che scrive una lettera al Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e al Capo del Dipartimento della Giustizia Minorile, invitandoli a sensibilizzare le proprie articolazioni al rispetto della normativa comunitaria. Il guasto è stato immediatamente ripristinato, ma secondo Alessandro De Pasquale, responsabile nazionale dell'UGL Polizia Penitenziaria, si è evitato il peggio.
"L'assenza della valutazione del rischio di fulminazione diretta e indiretta - spiega il sindacalista - era stata segnalata più volte dall'associazione diritti e tutele (Ad&T) e dal Si.P.Pe. ma la Direzione del carcere pare abbia sottovalutato il problema. "Dal 1 Marzo 2013 - approfondisce De Pasquale - è in vigore la norma CEI EN 62305-2, che obbliga il datore di lavoro a valutare il rischio di fulminazione da scariche atmosferiche, come disposto dal D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (artt. 17, 29 e 84), per gli edifici della propria attività, però nonostante tutto, in molti istituti penitenziari non sarebbe stata ancora eseguita la valutazione del rischio di fulminazione diretta ed indiretta e in ogni caso, trattandosi di strutture pubbliche".
"Il nostro sindacato - conclude il Segretario - ha suggerito, come misura di protezione, la realizzazione di un impianto di protezione da scariche atmosferiche esterno (LPS- LIGHTNING PROTECTION SYSTEM), infatti abbiamo invitato le autorità al rispetto della normativa comunitaria al fine di scongiurare la perdita di vite umane e la perdita di servizio pubblico che, secondo la legge, sono rischi prioritari da valutare".