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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Capodanno 2014: la Smart City che vorrei...

La festa in piazza di fine anno ruota attorno al concetto di "città intelligente", dove i cittadini diventano attori di trasformazioni sociali, dove gli strumenti tecnologici si coniugano con una prospettiva sociale di miglioramento

L’odierno dibattito sulle "città intelligenti", maggiormente conosciute con la dicitura anglosassone di Smart Cities, relativo alle politiche di sviluppo presuppone implicitamente un ruolo principale per le università in esse inserite. La Smart City, secondo una semplificazione teorica, è l'adeguamento della città al progresso tecnologico attraverso l’utilizzo di strumenti IT, di comunicazione, di reti. Tim Campell, tra i maggiori esperti in materia, pensa ad una città che utilizza gli strumenti forniti dal progresso tecnologico coniugandoli con una prospettiva sociale di miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.

Capodanno 2014: contest fotografico (scarica il regolamento QUI)

La città, sempre secondo Campell, diviene un luogo di conoscenza collettiva in cui i cittadini nel loro ruolo di utenti divengono attori di trasformazioni sociali in senso orizzontale. Il concetto di Smart Cities insiste su vari settori della vita quotidiana: energia, mobilità, sanità, ecologia, governo aperto. La tecnologia, il web 2.0, i social network, possono essere una risorsa per determinare modelli di città migliori ma questo andrà fatto socializzando le idee e quindi socializzando una dimensione estetico pragmatica come elemento di coinvolgimento.

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Come arrivare in piazza con i mezzi pubblici

Le istituzioni cittadine divengono motore di cambiamento ma nel momento in cui la città medievale, oggi divenuta smart, perde la sua dimensione social (democratica) viene presa in ostaggio dalla modernità e dai suoi sistemi fine a se stessi. La città intelligente deve coinvolgere i suoi cittadini nella riflessione generale anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie qualificandone il linguaggio, l’alternativa è quella di un cittadino "customizzato" su cui far piombare scelte di sistema la cui intelligenza risulterà soggettiva. E qual è la #parolachiave secondo i palermitani? Guarda il VIDEO.

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