"Vola piccolo spiderman". Si è svolto ieri pomeriggio al Capo il corteo funebre di Pietro Alaimo, il bimbo di tre anni morto strangolato con la corda della tenda avvolta al collo nella propria casa di via Pandora proprio mentre guardava uno dei suoi cartoni preferiti: l'Uomo ragno. La celebrazione religiosa si è svolta nel quartiere dove è cresciuto il padre, dopo il corteo che da piazza Beati Paoli si è fermato alla chiesa della Madona della Mercede. "Una tragedia a cui nessuna mamma dovrebbe mai assistere", commenta con gli occhi gonfi e lucidi una donna.

Un intero quartiere a lutto, un corteo silenzioso e spezzato dalle lacrime increduli di amici e conoscenti. Tanti bambini con i palloncini in mano e gli striscioni dedicati all'angelo di Partanna, volato via troppo presto per un gioco trasformatosi in tragedia.

L'esame autoptico eseguito all'istituto di medicina legale del Policlinico dal professore Paolo Procaccianti ha confermato la morte per soffocamento. E così il corpo del piccolo è potuto tornare dalla propria famiglia. Ad attenderlo in piazza Beati Paoli i genitori, Giuseppe e Letizia, abbracciati dai tanti conoscenti accorsi per un ultimo saluto a Pietro.

Poi la celebrazione alla Madonna della Mercede. Ad accompagnare la funzione, fuori dalla chiesa, un brusio incessante di commenti tristi e affranti. Tra i presenti le tante persone che sono cresciute con papà Giuseppe in quel quartiere, amici vecchi e nuovi, familiari, tutti distrutti dall'infinito dolore che solo un tragico evento di questa portata può generare. I funerali ufficiali si celebreranno domani alle 10 a Partanna Mondello.