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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Capitano "Ultimo" rifiuta la nomina di Cavaliere della Repubblica: "Non posso accettare premi"

Dopo la rinuncia da parte del militare dell'Arma, il prestigioso riconoscimento è stato revocato dal Quirinale. "Ultimo" è l'uomo che nel 1993 ha ammanettato Totò Riina. Poco dopo finì però al centro delle polemiche per i ritardi nella perquisizione del covo del padrino

Il capitano "Ultimo", l'uomo che nel 1993 ha fisicamente fatto scattare le manette ai polsi di Totò Riina, ha rinunciato all'onoreficenza di Cavaliere dell'Ordine "al merito della Repubblica Italiana". Gli era stata concessa con decreto del Presidente della Repubblica del 2 giugno 2017. Alla luce del "no, grazie", il prestigioso riconoscimento è stato revocato dal Quirinale. "Sono un mendicante - ha spiegato il militare dell'Arma - non posso accettare i premi. Per questo ho rinunciato all'onorificenza, sempre con massimo rispetto".

"Ultimo", ovvero Sergio De Caprio, dopo l'arresto di Riina è finito al centro di aspre polemiche. Venne anche accusato - e prosciolto - di favoreggiamento nei confronti di Cosa nostra per la ritardata perquisizione del covo del boss.

La sua Crimor, la squadra di cacciatori di latitanti, è stata negli anni smembrata, lui è stato trasferito dal Ros al Noe, il Nucleo operativo ecologico. Ma anche qui, soprattutto in seguito alle inchieste coordinate dal pm di Napoli Henry John Woodcock, ha continuato a far parlare di sé: tante le inchieste eccellenti su mazzette e appalti che lo hanno riportato alla ribalra. Transitato dal Noe ai Servizi, e poi "restituito" all'Arma dopo l'ennesimo scandalo legato all'inchiesta Consip, adesso ha un incarico al Comando carabinieri forestali.

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