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Venerdì, 29 Marzo 2024

VIDEO | Fino a due anni per ottenere la residenza, la rabbia dei cittadini stranieri: "Le nostre vite sono bloccate"

Sono scesi in piazza per denunciare le criticità che sono costretti a vivere a causa delle attese infinite per l'iscrizione anagrafica: dall'impossibilità di ricevere cure mediche a quella di ricongiungersi con i familiari. Chiedono il potenziamento di personale e postazioni

Fino a due anni per riuscire a ottenere la residenza anagrafica tra pratiche inevase, uffici intasati e procedure online inaccessibili: queste le lamentele di centinaia di cittadini stranieri che hanno dovuto fare i conti con i disservizi dell'anagrafe del Comune e delle postazioni decentrate. Per denunciare queste criticità questa mattina sono scesi in piazza e si sono mossi in corteo da piazza Giulio Cesare al Comune. Chiedono il rispetto della legge con l’iscrizione anagrafica entro 2 giorni dalla richiesta, la presenza di mediatori culturali negli uffici comunali, il potenziamento del personale dedicato alle iscrizioni anagrafiche e più postazioni decentrate per tutti i cittadini.

Attualmente per i cittadini migranti c’è solo lo sportello di viale Lazio, aperto il martedì e giovedì, del tutto insufficiente a esaudire le richieste. I cittadini chiedono parità di condizione anche per le persone di cittadinanza non–Ue, di estendere anche per loro l’apertura tutti i giorni sia nella sede centrale che nelle postazioni decentrate e di incrementare il personale per smaltire la montagna di pratiche che si è accumulata in questi anni.  

Una quarantina le sigle che hanno affiancato i cittadini nella loro protesta: Cgil – Arci - Associazioni senegalese, gambiana, biafrana – Stravox – Donne di Benin City – Cub immigrazione – Moltivolti – Prima gli ultimi. Nessuno è straniero – Solaria – Divento – Di sana Pianta – Associations Ambulante Palermo Dove– Centro Diaconale La Noce Istituto Valdese – Caritas Diocesana di Palermo – Istituto Don Calabria – Associazione Apriti Cuore – Api Colf Palermo – FederColf – Ufficio Diocesano Interreligioso e interculturale – Unione degli Ivoriani in Sicilia - Giocherenda- Avvocato di strada - Rete SaluTiAmo- Ufficio diocesano per la pastorale delle migrazioni- Associazione Arcobaleno di popoli - Fondazione San Giuseppe dei Falegnami.

Sulla vicenda è intervenuta anche la deputata nazionale palermitana del Movimento 5 Stelle Valentina D'Orso: "La situazione che si è determinata al servizio Anagrafe del Comune di Palermo – afferma - con tempi biblici per il rilascio di un certificato di residenza e l'impossibilità di fissare un appuntamento anche tramite le procedure online, è inaccettabile. Le notizie che arrivano dagli uffici di viale Lazio e dalle postazioni decentrare cittadine sono allarmanti, stiamo parlando del mancato rilascio di documenti necessari e propedeutici alla fruizione di diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione, come il diritto alla salute o il diritto allo studio". 

"Questo stato di cose – continua l'onorevole D'Orso – frena peraltro i processi di inclusione di fasce deboli di popolazione e migranti che, proprio per l'inadempienza dell'amministrazione comunale, restano odiosamente tagliati fuori dal godimento dei loro diritti". La deputata pentastellata manifesta vicinanza alla manifestazione che si tiene oggi 14 marzo a Palermo 'La residenza è un diritto', organizzata da Arci Palermo, Cgil Palermo e altre associazioni cittadine, con il corteo che da Piazza Giulio Cesare si dirigerà alla volta di Palazzo delle Aquile per chiedere al sindaco Roberto Lagalla di attivare tutte le procedure necessarie per smaltire le centinaia di pratiche rimaste inevase: "Voglio esprimere il mio apprezzamento agli organizzatori della manifestazione – afferma -, è necessario sollecitare l'amministrazione comunale per il ripristino dei servizi di Anagrafe nella città di Palermo. Non si tratta di banali disagi ma di disservizi che incidono in maniera determinante sulla vita dei cittadini. Non si può andare avanti così, il sindaco si occupi della questione e provveda al potenziamento, alla riorganizzazione e alla razionalizzazione degli uffici e del personale per sbloccare la macchina burocratica".

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