Cantieri di servizio, il movimento Nastrini: "Si prolunghi il lavoro nelle ville comunali per 324 persone"
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La pioggia incessante e il freddo tagliente di questi giorni non hanno fermato i Nastrini, il movimento nato da poco e che si propone di combattere quelle battaglie sociali che mirano al miglioramento della società.
Mercoledì hanno manifestato per oltre dodici ore sotto la pioggia: di mattina si sono ritrovati all'Ars, mentre nel pomeriggio la manifestazione è continuata davanti la prefettura fino a tarda sera. Diversi i temi trattati, tra cui l'imminente scadenza dei 324 lavoratori dei cantieri di servizio, prevista il 31 dicembre.
"In un momento di crisi generale, ulteriormente acutizzata dalla pandemia, 324 soggetti 'festeggeranno' il nuovo anno tornando a essere completamente disoccupati, senza una speranza e con la difficoltà di ricercare un lavoro in piena pandemia. Il rinnovo dei cantieri è indispensabile sia per tamponare l'attuale emarginazione sociale ed economica che investe questi soggetti, sia per continuare a dare quei servizi alla città che da troppi anni mancano per via della carenza di organico del settore ville e giardini. Questi lavoratori hanno dimostrato di essere utili alla comunità".
I Nastrini sono un movimento inclusivo a cui hanno aderito diverse componenti della società, tra cui i disoccupati della Cub: "Le istituzioni nazionali, regionali e locali hanno il dovere di prendersi in carico le troppe emergenze sociali. Non si può pensare che la soluzione sia un sussidio o un buono alimentare. E' necessario un serio piano di sviluppo della quinta città d'Italia che miri drasticamente alla riduzione della disoccupazione. Continueremo a manifestare e a proporre le nostre idee incessantemente. Crediamo che questa città ha tante potenzialità ancora inespresse. Da troppo tempo lo chiediamo e adesso con la pandemia tutto è diventato più difficile".