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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bolognetta-Lercara, lavoratori verso lo stato di agitazione: “Il cantiere è alla paralisi”

Appello dei sindacati al Cmc di Ravenna e all'altro socio di riferimento, il consorzio Integra: "Battano un colpo". I segretari delle sigle vogliono notizie sul pagamento delle mensilità arretrate e sul rientro a regime dei lavori: "Mancano materiali e approvvigionamenti"

Ritorno al lavoro amaro per i 130 operai del cantiere della Bolognetta-Lercara, sull'asse della Palermo-Agrigento. Dopo il periodo di ferie obbligate i lavoratori hanno trovano un cantiere paralizzato. "Mancano materiali e approvvigionamenti e il lavoro non procede": denunciano le sigle sindacali.  Da qui la decisione dell'assemblea dei lavoratori edili di proclamare lo stato di agitazione a partire da lunedì. 

“La crisi della Cmc sta provocando una situazione di stallo  – puntano il dito i segretari provinciali di Fenal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Ignazio Baudo, Filippo Ancona e Francesco Piastra - e non arrivano più indicazioni. Stamattina abbiamo incontrato la direzione del cantiere e non c'è stata fornita notizia alcuna né sul pagamento delle mensilità arretrate né sul rientro a regime dei cantiere”. Uno stato di incertezza di fronte al quale Feneal, Filca e Fillea reagiscono chiedendo  alla Cmc di Ravenna e all'altro socio di riferimento, il consorzio Integra, azionista della Bolognetta Scpa, di battere un colpo. 

“Si assumano le responsabilità. L'ingovernabilità del cantiere, oltre alle difficoltà operativa e al mancato rispetto dei diritti dei lavoratori, genera un rischio per la viabilità. Questa strada è insicura  – aggiungono Baudo, Ancona e Piastra – e la tensione tra i lavoratori è alle stelle, si sfiora la disperazione. Da lunedì, insieme allo stato di agitazione, saranno sospesi la reperibilità e i turni di straordinario”.  

Lunedì, in assenza di risposte da parte del presidente della cooperativa Cmc e dal presidente del consorzio Integra, i sindacati decideranno se intensificare le azioni di protesta. “La situazione che si profila in Sicilia, con il disimpegno per la realizzazione di importanti infrastrutture da parte di una compagine societaria con  più di 113 anni di storia, è grave. Constatiamo con rammarico che non arrivano nemmeno segnali di confronto e di dialogo. Rispetto al ruolo della cooperativa e al peso che ha nel movimento cooperativistico - concludono i tre segretari palermitani di Feneal, Filca e Fillea - non ci saremmo aspettati un atteggiamento così insensibile. E' fondamentale, come hanno chiesto oggi i sindacati regionali degli edili, e nei giorni scorsi il prefetto di Palermo, che si attivi subito un tavolo tecnico. Richiamiamo al senso di responsabilità tutte le istituzioni e il ministero delle Infrastrutture Toninelli che, nella sua ultima visita a Palermo, aveva assunto impegni precisi in merito ma non è più intervenuto. Bisogna evitare altre incompiute in Sicilia e impedire l’ennesimo disastro occupazionale. Auspichiamo che all'incontro programmato il 16 gennaio presso il Mise, di carattere generale, sulla vertenza Cmc, intervengano sia Luigi Di Maio che l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone”.

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