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Via Tiro a Segno

Canile, cessato l'allarme leptospirosi: la struttura riapre con limitazioni

Lo ha deciso il sindaco Lagalla con un'ordinanza, dopo che gli accertamenti su tutti gli animali hanno dato esito negativo. Restano isolati i quattrozampe che erano risultati positivi

Al canile comunale non c'è più alcun allarme di diffusione della leptospirosi. E, per questo motivo, la struttura di via Tiro a Segno è stata riaperta dal sindaco Roberto Lagalla, ma con alcune limitazioni. E' quanto prevista da un'ordinanza firmata lo scorso 4 maggio dal primo cittadino.

La riapertura del canile con limitazioni

Lagalla ha disposto infatti la prosecuzione del regime di strettissimo isolamento e quotidiana disinfezione dei reparti di osservazione e terapia degli animali che erano risultati affetti dalla malattia infettiva a metà aprile. Prevista anche la limitazione degli accessi alla sola area di accoglienza del pubblico, ovvero tra il cancello d'ingresso e le transenne delle aree e reparti operativi, ad eccezione del personale in servizio presso il canile sanitario e il personale Asp. Infine secondo quanto deciso dal sindaco "l'accesso degli animali potrà avvenire solo con personale Reset che curerà la riconsegna dopo l'intervento di sterilizzazione o la visita clinica".

Il provvedimento di Lagalla arriva su proposta della dirigente del servizio Igiene e sanità del Comune, Marina Pennisi, condivisa dall'assessore Rosi Pennino. Indicazioni arrivate dopo che, in seguito ad esami, tutti gli animali ospitati al canile non hanno presentato segni clinici riferibili alla leptospirosi.

Cosa è la leptospirosi

Il divieto di ingresso e di uscita di animali in via Tiro a Segno 5 era stato decretato dallo stesso sindaco a metà aprile, dopo che due cani erano risultati positivi al virus. "La leptospirosi - aveva spiegato Lagalla nell'ordinanza - è una malattia infettiva trasmissibile anche all'uomo ed è trasmessa per contatto diretto tra urine infette o ambienti contaminati con il soggetto sano attraverso mucose o piccole lesioni cutanee, pertanto è una malattia con limitata diffusibilità ma con grave sintomatologia che può portare a morte il soggetto colpito se non sottoposto ad efficaci terapie antibiotiche: la infezione è trasmessa principalmente da ratti e cani, ma colpisce tutti i mammiferi".

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