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Cronaca Tribunali-Castellammare / Piazza Magione

Piazza Magione, buche nel campetto: squadra di Brancaccio si rifiuta di giocare

La denuncia lanciata dal Comitato Addiopizzo: "Come si fa a parlare di diritti, di bene comune, di cura e bellezza in un luogo abbandonato all’incuria e al degrado?"

Ieri non è stato possibile giocare la partita di Calciando in rete perché il responsabile del centro aggregativo Padre Nostro di Brancaccio non ha, giustamente, voluto giocare nel campetto di piazza Magione per le condizioni pericolose e vergognose in cui versa". E' la denuncia lanciata dal Comitato Addiopizzo. "Come si fa a parlare di diritti, di bene comune, di cura e bellezza in un luogo abbandonato all’incuria e al degrado?", si domandano.

"A piazza Magione - scrivono - da molti anni investiamo l’impegno di volontari e risorse economiche provenienti da donazioni di privati cittadini per rendere questo spazio inclusivo e accogliente. Uno spazio di socialità che non sia più luogo di degrado, povertà, incuria e abbandono bensì di diritti e aggregazione. Da qui l’area giochi realizzata per bambine e bambini nel 2016 dopo un percorso di progettazione partecipata che ha coinvolto residenti e associazioni del quartiere; attività ed iniziative di inclusione sociale con famiglie e ragazzi della Kalsa che vivono in condizioni di marginalità; il più recente rifacimento della strada davanti alla scuola Ferrara con un ulteriore spazio ludico, sempre frutto di donazioni di tanti cittadini".

Poi la conclusione: "Dispiace e amareggia molto questo stato di degrado e di incuria, ma è ancora più inaccettabile il disimpegno di chi ha finora amministrato questa città a cui da anni, prima ancora della pandemia, sono stati rivolte richieste e appelli rimasti inascoltati".

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