Audiweb o analytics? Questa l'amletica domanda che si sarà posta l'Amministrazione nella scelta dei mezzi di informazione tramite i quali veicolare le proprie campagne istituzionali. L'obiettivo? Trovare i canali "frequentati" dal maggior numero di utenti. Entro oggi le varie testate giornalistiche avrebbero dovuto fornire i propri dati sulla diffusione tramite il sistema di Google, per l'appunto Analytics, ma il "concorrente" è insorto contro la decisione ritenendosi l'organismo più rappresentativo e preciso poiché sopra le parti. Ma il Comune si giustifica: "Abbiamo scelto il sistema più utilizzato".

L'Audiweb è un organismo terzo che rileva i dati di internet (e non solo) nella penisola per conto di numerose realtà di stampo nazionale ed internazionale, ma si basa su un campione. Lo stesso lavoro lo effettua la Google, colosso statunitense che offre gratuitamente il servizio. Analytics in più permette, nel caso di testate nazionali con al loro interno realtà locali, di avere il dato relativo alla singola città. Inoltre consente di avere il traffico dettagliato di ogni singolo articolo.

E da queste considerazioni nasce la scelta di alcuni mezzi di comunicazione, che hanno preferito affidarsi a Google. Ma l'Audiweb non ci sta e si chiede come mai il Comune abbia preferito affidarsi ad un privato piuttosto che rimettersi al loro "giudizio", e sulla base di ciò chiederà all'Amministrazione di rivedere la propria posizione.

Nella stessa lettera firmata ed inviata agli editori da Pietro Galluccio, esperto di comunicazione istituzionale di Palazzo delle Aquile, si chiede di rendere noti i prezzi per l'acquisto delle pagine pubblicitarie sui quotidiani, dei banner nei siti web e degli spot per le emittenti televisive, così da fare le dovute proporzioni sul budget da investire. Escluse dunque, almeno per il momento, le aziende non associate a Google.