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Cronaca

Camera di commercio verso il commissariamento, scontro Crocetta-Reina

Ad annunciarlo è stato l'assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri. Preso atto delle dimissioni di 13 consiglieri dell'ente camerale, sarà trasmessa tutta la documentazione alla Regione. Reina: "Si accorgono solo ora del mio processo che risale al 2001?"

Avviato l'iter per il commissariamento della Camera di commercio di Palermo. A comunicarlo è stato l'assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri che, dopo aver preso atto delle dimissioni annunciate da 13 consiglieri dell'ente camerale, trasmetterà a Crocetta l'intera documentazione. La decisione ufficiale potrebbe arrivare già in serata. E intanto monta la polemica tra il Governatore ed il presidente di Confartigianato. L'ex sindaco di Gela ha chiesto di accertare se Nunzio Reina, uno dei 32 componenti del Consiglio camerale, fosse la stessa persona che nel 2001 avrebbe patteggiato una condanna per favoreggiamento.

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VIA CONFINDUSTRIA. Il tornado che si è abbattuto sulla Camera di commercio, dopo l'arresto di Helg, sta spazzando via tutto ciò che incontra. Da Palazzo d'Orleans hanno incaricato un dirigente interno dell'amministrazione regionale di avviare un'attività ispettiva, così da stilare una relazione dettagliata e utile per il commissariamento. La reazione di Alessandro Albanese, presidente facente funzioni della Camera di commercio e numero uno di Confindustria Palermo, non si è fatta attendere a lungo. Oltre a lui, a lasciare la poltrona sono stati Filippo D'Angelo, Franco Randazzo, Giuseppe Seminara, Jimmy Gaudesi, Gioacchino Lo Bianco e Fabrizio Bignardelli.

Ma il Consiglio camerale ha perso anche altri pezzi. Si tratta di Filippo Parrino (Cooperazione), Giovanni Casamento (Cna-artigiani), Maurizio Pucceri (Casartigiani), Salvatore Bivona (Cidec), Pietro La Sala (Cidec) e Silvana Sanfilipo (Casartigiani). La loro decisione è stata maturata dopo una riunione nella sede della Lega delle Coperative. Così facendo è venuto a mancare il quorum di due terzi, spingendo il Consiglio verso la decadenza. Soddisfatto Rosario Crocetta, che ha accolto favorevolmente il passo intrapreso perché "consentirà di avviare un percorso nuovo per rompere in modo drastico col passato".

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SCONTRO CROCETTA-REINA. Mentre la Regione sta cercando informazioni e dati sulla Camera di commercio, il presidente della Regione ha trovato l'occasione per attaccare il "numero uno" degli artigiani: "Nel 2001 sarebbe stato accusato di avere chiesto l'intercessione di un boss per essere 'amnistiato' dall'onere di pagare il pizzo alla mafia e per questa vicenda sarebbe stato condannato e avrebbe patteggiato la pena. Come fa a essere credibile una persona che invece di rivolgersi alla magistratura e alle forze dell'ordine si fa sistemare la vicenda personale dal gotha di Cosa nostra?". Poco dopo la replica di Reina: "Se io non ho i requisiti morali per restare faccio un passo indietro, ma allora non vale nulla la mia storia, gli ultimi 15 anni? Perché ci si accorge soltanto adesso che nel 2001 ho avuto un processo? Per me - dice Reina - parla la storia. Non posso resistere a queste pressioni ma non mi dimetto. Se me lo chiede mia moglie lo faccio".

"GIU' LE MANI DA REINA". "Il nostro presidente - si legge in una nota della segreteria e del direttivo di Confartigianato Palermo - si è sempre distinto per la correttezza e la trasparenza che caratterizzano il suo lavoro. La nostra associazione ha permesso agli artigiani di raggiungere importantissimi obiettivi in questi anni e Reina ha portato avanti le loro lotte non guardando in faccia nessuno, dalla questione sui gazebo alla regolarizzazione dell'attività per chi conduce le motocarrozzette. Senza dimenticare il contrasto al fenomeno dilagante dell'abusivismo, di fronte al quale ha fatto nomi e cognomi dando la possibilità alle forze dell'ordine di individuare gli irregolari. Siamo vicini al nostro presidente - concludono - al quale auguriamo di continuare il suo percorso con la tenacia che lo ha sempre contraddistinto".

A CACCIA DI RASSICURAZIONI. L'Enac, Ente nazionale per l'aviazione civile, ha fatto sapere che il presidente Vittorio Riggio e il direttore generale Alessio Quaranta hanno chiesto un incontro con i principali soci della Gesap spa, la società che gestisce l'aeroporto palermitano. L'obiettivo è quello di ottenere qualche rassicurazione sulla continuità degli investimenti aeroportuali previsti dal contratto sottoscritto con l'Enac e sui processi di ricapitalizzazione in atto. Al colloquio, che si svolgerà il prossimo 25 marzo, sono stati invitati anche il sindaco Leoluca Orlando, il commissario straordinario della provincia regionale di Palermo Manlio Munafò, il presidente facente funzioni della Camera di Commercio di Palermo Alessandro Albanese e il sindaco del Comune di Cinisi Gianni Palazzolo.

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