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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La denuncia

Allarme bracconaggio in Sicilia, il Wwf: "Decine di conigli uccisi nonostante le limitazioni"

Le guardie dell'associazione ambientalista: "Violato il calendario venatorio della Regione e le leggi statali sulla tutela della fauna"

"Da poche settimane si è aperta la stagione venatoria e in Sicilia è già emergenza bracconaggio". A denunciarlo sono le guardie del WWF Sicilia. "Gli stessi cacciatori sui profili e gruppi venatori di Facebook - sostengono i volontari dell'associazione - pubblicano tranquillamente foto e video di carnieri di conigli esorbitanti e di furetti vietati, in palese violazione del calendario venatorio della Regione Siciliana e delle leggi statali sulla tutela della fauna".

Quella che le guardie definiscono "galleria degli orrori e dell’illegalità” è stata segnalata al Wwf da alcuni cacciatori corretti, disgustati dal dilagare di immagini di battute di caccia di frodo. Ecco qualche esempio: mentre il calendario venatorio consente l’abbattimento di un solo coniglio al giorno per ogni cacciatore, numerose foto e selfie ritraggono cacciatori con decine di conigli uccisi e in mostra a fine battuta. Lo stesso calendario vieta l’uso del furetto per stanare i conigli, ma in tanti continuano a usarlo e a fotografarsi sorridenti (persino in compagnia di un minore!), con fucili e furetti in mano, orgogliosi del ricco carniere appena abbattuto. Il tutto corredato da decine di like e “mi piace” di altri utenti cacciatori, battute sarcastiche o “faccine sorridenti”  che coprono e non rendono visibili gli animali abbattuti, probabilmente perché appartenenti a specie protette

Si tratta di illeciti sia amministrativi che penali che comporterebbero, se accertati e puniti, sanzioni da 200 fino a 1.200 euro, multe fino a 1.550 euro e la sospensione della licenza di caccia fino a tre anni.

Dopo le note vicende giudiziarie di settembre – in cui Tar e Cga, a più riprese ed in base ai ricorsi delle Associazioni ambientaliste, hanno sospeso i decreti dell’assessorato regionale all’Agricoltura che anticipavano l'avvio della stagione venatoria e consentivano forme di caccia dannose per la fauna – lo scorso 1° ottobre si è aperta la caccia al coniglio con numerose limitazioni e restrizioni, perché specie in forte declino in tutta la Sicilia e teoricamente sottoposta a rigide norme di prelievo. "Invece la realtà - proseguono le guardie del Wwf - è tutt’altra: come dimostrano tali immagini, appena ne è stata aperta la caccia le regole e le limitazioni sono rimaste sulla carta. Nelle campagne, infatti, sembra vigere solo la regola del più forte: quello armato di fucile semiautomatico".

Per il Wwf le immagini postate sui social “sono l’evidente dimostrazione che in Sicilia la stagione venatoria è fuori controllo e la fauna è minacciata da una caccia selvaggia". Per questo l'associazione ambientalista "fa appello alle autorità competenti e alle forze dell'ordine affinché il contrasto al bracconaggio venga al più presto affrontato con una decisa e diffusa azione di prevenzione e repressione".

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