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Cronaca

Buoni spesa, domande crollate dopo i controlli e oltre 430 mila euro non sono stati spesi

Si tratta del 5% dei 7,7 milioni di euro stanziati dal Comune. Altri quattro milioni saranno erogati in parte prima di Pasqua e nei prossimi mesi. E da lunedì i beneficiari riceveranno i fondi relativi ai mesi di novembre e dicembre. L'assessore Mattina: "E' innegabile che qualche centinaio di furbetti è stato individuato e sanzionato"

Oltre 430 mila euro dei 7,7 milioni stanziati dal Comune dall'inizio della pandemia per i buoni spesa, circa il 5% dei fondi erogati, non sono ancora stati spesi. A spingere i beneficiari a non utilizzare gli aiuti sarebbero stati i controlli effettuati a partire da novembre. "Con l'avvio di controlli massicci, sia da parte del Comune sia in collaborazione con la guardia di finanza, è stato possibile individuare -spiega l'assessore Mattina - diversi casi sospetti, che hanno probabilmente indotto alla prudenza chi non era del tutto sicuro di aver fatto dichiarazioni corrette". Crollate anche le domande: a gennaio sono state solo 2.710. "Si tratta ovviamente di un calo fisiologico - afferma ancora Mattina - dovuto al fatto che migliaia di lavoratori che durante il lockdown avevano perso del tutto ogni forma di reddito hanno ripreso la proprie attività, oppure nel frattempo hanno avuto accesso al reddito di cittadinanza o al reddito di emergenza, ma è innegabile che qualche centinaio di furbetti è stato individuato e sanzionato". 

Chi ha beneficiato degli aiuti 

Sono state invece complessivamente circa 20 mila le famiglie che hanno beneficiato degli aiuti (per la precisione 19.430, pari a 58.740 cittadini). A queste vanno aggiunti circa mille non residenti nel Comune di Palermo e circa millecinquecento persone assistite a domicilio in quanto in quarantena per il Covid.  Ventitrè le associazioni e gli enti di volontariato coinvolti nelle attività di aiuto e assistenza diretta: hanno ricevuto contributi fra 550 mila e 30 mila euro stipulando apposite convenzioni con l'Amministrazione. Fanno parte della Centrale unica degli aiuti alimentari, avviata dal Comune già a fine marzo in pieno lockdown, oltre all'Amministrazione comunale, la Protezione civile, Caritas, Croce Rossa, alcune reti di quartiere, diverse parrocchie ed enti religiosi di diverse confessioni.

Nuovi fondi in arrivo

Il Comune annuncia un nuovo stanziamento di fondi. Quattro milioni saranno erogati in parte prima di Pasqua e in parte nei prossimi mesi. A partire da lunedì saranno inoltre erogati ai beneficiari i fondi relativi ai mesi di novembre e dicembre. Da gennaio infatti i pagamenti erano stati sospesi sia per la necessità di approfondire i controlli sia per la complessa gestione burocratica delle somme che hanno origine in tre distinti finanziamenti dalla Protezione civile regionale e dall'Unione Europea per tramite della Regione e che non possono per legge essere usati simultaneamente, costringendo gli uffici ad applicare di volta in volta procedure di selezione dei beneficiari e di rendicontazione della spesa diversi. La complessa gestione burocratica è stata però facilitata dal massiccio ricorso alle procedure telematiche e digitali per l'invio e la gestione delle domande. Inoltre, proprio in queste ore, tutti coloro che avevano fatto la domanda fino a dicembre sono stati contattati con sms per confermare, dopo i controlli degli uffici, le proprie domande. In poche ore quasi 6 mila persone hanno completato la procedura online.

I buoni spesa sono diventati digitali

Per la prima volta, i buoni spesa sono diventati digitali: le tessere del codice fiscale si sono trasformate in dei veri e propri bancomat da utilizzare in circa 300 punti vendita convenzionati in città."Una organizzazione complessa - afferma il sindaco - frutto di un grande e inestimabile impegno dei dipendenti comunali coinvolti in diversi uffici a partire da quelli delle politiche sociali. Numeri impressionanti quasi il 9% della popolazione residente in città ha richiesto l'assistenza: dati che forniscono l'idea della crisi economica e sociale che ha colpito la nostra comunità in conseguenza del diffondersi del contagio e dell'adozione delle misure restrittive. Una crisi cui però c'è stata una risposta di comunità che ha coinvolto centinaia di persone, associazioni, enti e che ha dato il segno di una solidarietà tangibile perché nessuna famiglia rimanesse da sola di fronte alla difficoltà."

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