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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Buche stradali telenovela infinita, servizio scoperto e ordinanza scaduta: "Rap vada avanti col pronto intervento"

Il sindaco risponde al numero uno dell'ex municipalizzata, che aveva minacciato d'interrompere le attività di "monitoraggio ed emergenza". Ora però Caruso stempera: "Seguiremo l'input di Lagalla ma serve un provvedimento". Accordo-quadro sulle manutenzioni ancora al palo, l'assessore Orlando: "Ritardo ingiustificabile"

A Palermo l'emergenza buche sta diventando una telenovela infinita. Com'è noto, dal 7 luglio 2020 la Rap non gestisce più la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade. Lo scorso 2 settembre è pure scaduta l'ordinanza sindacale sui servizi di monitoraggio e pronto intervento per il ripristino delle buche. L'amministrazione comunale non ha intenzione di rinnovarla, ma allo stesso non vi è ancora traccia dell'accordo-quadro che dovrebbe trasferire la manutenzione ai privati. Intanto il "contatore" gira: la Rap, solo per il pronto intervento, nel primo semestre del 2022 ha speso qualcosa come 1,5 milioni.

L'ultima puntata di questa telenovela è andata in onda tra il 25 e il 31 ottobre. Con una nota, prima l'amministratore unico di Rap Girolamo Caruso ha minacciato di interrompere dal primo novembre le attività di pronto intervento ed emergenza per riparare le buche "in assenza di una proroga dell'ordinanza"; poi il sindaco Lagalla ha risposto con una disposizione che, sostanzialmente, invita caldamente la Rap ad andare avanti con "l'attuale modello organizzativo" perché "l'interruzione unilaterale" potrebbe "cagionare responsabilità sia dal punto di vista amministrativo che giudiziario".   

Parole che spingono Caruso a proseguire con il servizio. "Seguirò l'input del sindaco. Domani però - anticipa a PalermoToday il numero uno dell'ex municipalizzata - scriverò al Comune per avere una cornice di legittimità: serve un provvedimento che 'copra' la Rap sia da un punto di vista istituzionale sia da un punto di vista giuridico-amministrativo. Altrimenti - domanda Caruso - a che titolo ci occupiamo della manutenzione?".

Pur stemperando i toni, il quesito posto da Caruso non è marginale. Tant'è che il consigliere comunale di Progetto Palermo, Massimo Giaconia, si dice preoccupato per "eventuali disallinamenti o debiti fuori bilancio che questa situazione potrebbe determinare". E aggiunge: "Che validità ha la disposizione del sindaco? Secondo me l'unico provvedimento che può essere utile ed evitare spiacevoli conseguenze è l'ordinanza sindacale. Ovviamente, parliamo sempre di affidamento provvisorio alla Rap nelle more che gli uffici definiscano le procedure per la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiedi attraverso l'accordo quadro diviso in 8 lotti, previsto da Piano triennale delle opere pubbliche".   

L'accordo-quadro è atteso da due anni, sin da quando cioè - su indicazione della Giunta Orlando - il Consiglio comunale ha tolto la manutenzione stradale dal contratto di servizio della Rap. "E' ingiustificabile - afferma oggi l'assessore ai Lavori pubblici, Totò Orlando - il ritardo sull'accordo-quadro previsto già nel dicembre 2020". Nel carteggio fra Caruso e Lagalla, tra i destinatari, ci sono pure i dirigenti del settore Opere pubbliche e le domande sorgono spontanee: cosa hanno fatto in questo lasso di tempo così lungo, tanto da non giustificare più la contingenza e l'urgenza di un'ordinanza (reiterata già 4 volte), i burocrati del Comune? E ancora: chi pagherà le fatture alla Rap per i servizi resi in assenza e in presenza di ordinanza (che comunque non riporta alcun impegno di spesa)?

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