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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Brancaccio

Brancaccio, nuova intimidazione al centro Padre Nostro: appello dei volontari a Mattarella

Ignoti hanno danneggiato due mezzi usati dai volontari. A denunciare il fatto è stato Maurizio Artale, responsabile della struttura voluta e fondata da Don Pino Puglisi

Ancora un'intimidazione ai danni del centro Padre Nostro di Brancaccio: ignoti hanno danneggiato due mezzi usati dai volontari. A denunciare il fatto è stato Maurizio Artale, responsabile della struttura voluta e fondata da Don Pino Puglisi. "Anche in questo scorcio di fine anno - dice -  i 'soliti noti' non ci hanno fatto mancare i loro auguri, danneggiando pesantemente i due pulmini di proprietà del Centro, che utilizziamo per il trasporto delle persone disabili, dei bambini, degli anziani e delle donne vittime di abusi e maltrattamenti".

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"Siamo - si legge in una nota del Centro - nell’anno del Giubileo della Misericordia e anche noi del Centro di Accoglienza Padre Nostro, fondato dal Beato Giuseppe Puglisi, vogliamo fare la nostra parte, perdonando chi, ancora oggi, dopo 22 anni dalla fondazione del Centro, vuole intimidire i volontari e gli operatori che vi lavorano, anche se il perdono implicherebbe un pentimento da parte di chi ha arrecato offesa al suo prossimo. Ma si può essere misericordiosi alla stessa maniera nei confronti delle istituzioni che continuano, con il loro immobilismo, a mantenere le condizioni affinché tale avvenimenti continuino a verificarsi?".

"Perchè - si chiedono - il prefetto di Palermo non ha convocato e insediato il Tavolo Permanente per la Sicurezza a Brancaccio, preannunciato come imminente il 18 Marzo 2015? Perché, ancora oggi, la Prefettura non ha risposto alla richiesta, formulata dall’Assessorato alla Famiglia il 14 gennaio 2015, di relazionare sulla natura dei vari atti vandalici subiti e denunciati dal Centro (risposta che ci consentirebbe di accedere ai fondi per l’istallazione di una videosorveglianza)? Perché, ancora oggi, non abbiamo ricevuto riscontro alla nostra proposta, che darebbe numerose occasioni di lavoro agli abitanti del quartiere, di attuare il progetto Brancaccio 2.0? Perché, ancora oggi, gli onesti abitanti di Brancaccio attendono che siano le istituzioni a risolvere i problemi che li affliggono, senza che, però, loro facciano la propria parte, così come ci ha insegnato il Beato Giuseppe Puglisi? Papa Francesco ci perdoni, ma con chi mostra tale immobilismo non possiamo e non vogliamo essere misericordiosi, nello stesso modo in cui lo siamo con chi è, invece, 'costretto' ad arrecare 'danno' al Centro di Accoglienza Padre Nostro".

i volontari lanciano quindi un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella perchè "nel suo discorso alla Nazione, non si dimentichi di Brancaccio, quartiere di Palermo in cui un gruppo di uomini e donne, volontari che da 22 anni seguono le orme del Beato Giuseppe Puglisi, tiene alto il vessillo della Legalità, della Giustizia e della Misericordia".

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