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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

La sorella dei Graviano gestiva un bar Le mani dei boss sui biglietti stadio

La donna presa a Roma, secondo gli inquirenti avrebbe avuto un ruolo fondamentale nel mandamento di Brancaccio. I tagliandi delle partite del Palermo tra gli affari delle cosche

Gestiva un bar nella capitale, ma in realtà secondo gli inquirenti sarebbe stata al centro della cosca di Brancaccio. Nunzia Graviano, sorella dei più noti boss Filippo e Giuseppe è stata arrestata nella notte a Roma dove gestisce un bar nel quartiere africano. Secondo gli investigatori a distanza di anni dall'arresto dei fratelli la donna avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella gestione del mandamento di Brancaccio.

Ancora oggi avrebbe percepito denaro dall'organizzazione mafiosa, frutto delle estorsioni e delle attività economiche riferibili alla famiglia. Simbolo del suo potere, come hanno raccontato gli investigatori in conferenza stampa è la partenza in fretta e furia il giorno della vigilia di Natale dell'anno scorso per Roma di uno degli arrestati di questa notte Giuseppe Arduino. Dalle intercettazioni emerge come l'uomo debba consegnare “almeno 10 mila euro” nella Capitale. Arduino parte in auto, si ferma sotto casa di Nunzia Graviano, le consegna generi alimentari e secondo la Procura anche del denaro e dopo 15 minuti si rimette in auto e rientra  Palermo.

LA GESTIONE DEI BIGLIETTI. Il presunto boss Giulio Caporrimo arrestato questa notte si sarebbe lamentato perché i biglietti che gli erano stati forniti per assistere a una partita del Palermo da un altro degli indagati, il gestore del bar del Barbera Giovanni Li Causi, non sarebbero stati di suo gradimento: "Ero troppo vicino agli sbirri", avrebbe dichiarato. Inoltre Caporrimo avrebbe cercato di imporsi per gestire la distribuzione di biglietti e abbonamenti sulla base del fatto che lo stadio Barbera ricadesse sotto la sua "giurisdizione", ovvero nel suo territorio e "devo decidere io a chi dare i biglietti".
 

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