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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il progetto / Monreale

Borgo Borzellino, da paese fantasma a centro artistico-culturale: pubblicato il bando per il recupero

La Regione ha stanziato 5 milioni di euro per dare un nuovo volto al complesso di fabbricati abbandonato dagli anni Cinquanta che si trova vicino a San Cipirello, ma in territorio di Monreale

Su Google Maps è catalogato alla voce "città fantasma", ma Borgo Borzellino, vicino a San Cipirello, seppur in territorio di Monreale, potrebbe in futuro dire addio all'aspetto spettrale che ha preso il sopravvento da quando è stato abbandonato, dopo gli anni Cinquanta. Partirà a breve, secondo quanto fa sapere la Regione, la procedura aperta per l'affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori del borgo: il bando è stato già pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.

Realizzato in epoca fascista in una posizione che domina la valle dello Jato, lungo la statale Palermo-Sciacca, Borgo Borzellino è costituito da edifici che ospitavano una scuola, una delegazione comunale, un ufficio postale, una caserma dei Carabinieri e ancora una casa sanitaria, botteghe artigiane, una trattoria e una rivendita di  tabacchi. I fabbricati includono, nella maggior parte dei casi, anche alcuni alloggi come quelli per gli insegnanti e per gli artigiani. A causa della seconda guerra mondiale non si arrivò mai alla costruzione di una chiesa e negli anni ‘50 vennero realizzati diversi interventi di manutenzione fino all’abbandono dei borghi agricoli con la riforma agraria. 

Per il recupero del borgo, il governo Musumeci ha stanziato 5 milioni e mezzo di euro provenienti dal fondo istituito presso l’assessorato dei Beni culturali per la riqualificazione degli insediamenti costruiti negli anni Trenta dall’Ente di colonizzazione del latifondo siciliano, poi ampliati negli anni Cinquanta e infine affidati in gestione all’Ente sviluppo agricolo. "Con il recupero di Borgo Borzellino vogliamo non solo tutelare un bene dal grande valore storico, ma anche creare un centro per attività agro culturali dedicato, ad esempio, all’educazione alimentare e alla valorizzazione dei prodotti tipici. La grande piazza e gli ampi locali di alcuni edifici potranno, inoltre, ospitare attività artistiche contemporanee", dichiara il presidente Nello Musumeci.

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