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Parco Cassarà, la proposta della Lega: "Per la bonifica si usino i fondi del Geobonus"

Il consigliere comunale Alessandro Anello ha presentato una mozione per impegnare il sindaco Orlando e la Giunta ad "attivarsi affinché si possano subito individuare progetti per il risanamento ambientale del polmone verde fra corso Pisani e via Ernesto Basile"

"Bonificare il parco Cassarà con i fondi del Geobonus". E' la proposta della Lega che con il consigliere comunale Alessandro Anello ha presentato una mozione per impegnare il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e la Giunta ad "attivarsi affinché si possano subito individuare progetti per il risanamento ambientale del polmone verde fra corso Pisani e via Ernesto Basile, da presentare anche nell'ambito delle risorse messe a disposizione dallo Stato con il Geobonus, per consentire l'avvio dei necessari interventi di bonifica e ristrutturazione ai fini della riapertura al pubblico".

A fine ottobre la Lega Giovani coordinata da Elisabetta Luparello ha lanciato una petizione intitolata “Salviamo il parco Cassarà" per chiedere la bonifica e la riapertura dell’area interdetta alla cittadinanza da quasi otto anni a causa del ritrovamento di amianto. La manifestazione è stata organizzata davanti l'ingresso del parco intitolato al dirigente della Squadra mobile ucciso dalla mafia il 6 agosto 1985 nell'androne dell'abitazione, in viale Croce Rossa, insieme con l'agente di scorta Roberto Antiochia.  

"Richiamiamo l'opportunità per il Comune di avvalersi del Geobonus - spiegano Anello e Luparello - strumento introdotto nella Finanziaria 2019 su proposta della Lega e destinato a finanziare interventi di bonifica ambientale su edifici e terreni pubblici, consentendo il coinvolgimento dei cittadini, delle amministrazioni e delle imprese. Con il Geobonus possono essere finanziati progetti di bonifica ambientale, inclusa la rimozione dell’amianto, di prevenzione e risanamento del territorio, di realizzazione e ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate preesistenti e di recupero di aree di proprietà pubblica. Il perdurare dello stallo degli interventi - concludono Anello e Luparello - rappresenta una sconfitta per l'amministrazione comunale nella direzione della lotta alla malavita perché la difesa della legalità passa anche da questo tipo di iniziative". 

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