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Cronaca

Stop agli ancoraggi selvaggi tra Capo Gallo e Isola, dopo 5 anni piazzate 45 boe

Gli ormeggi sono stati installati nell'area marina protetta dalla Capitaneria di porto, che gestisce lo spazio. Ad ogni gavitello potranno agganciarsi tre barche dietro il pagamento di un ticket giornaliero

Negli ultimi cinque anni la Posidonia oceanica, una delle piante più importanti dell'ecosistema marino, è stata danneggiata dagli ancoraggi selvaggi delle barche in sosta. Da ora in poi, nell'Amp (area marina protetta) Isola delle Femmine-Capo Gallo, la flora dei fondali sarà maggiormente garantita grazie all'installazione dei nuovi campi boe d'ormeggio: ben 45 gavitelli suddivisi in sette aree. Il funzionamento dei "parcheggi" a disposizione dei diportisti è stato presentato oggi dalla Capitaneria di porto, gestore dell'area marina protetta, nei locali della Direzione marittima di Palermo.

Il ticket giornaliero per l'ormeggio

L’ormeggio sarà possibile per tutte le unità da diporto fino a 24 metri di lunghezza fuori tutto, dietro autorizzazione e pagamento di un ticket giornaliero: la richiesta e il versamento potranno essere effettuati sulla pagina web https://www.ampcapogalloisola.it/permessi.php. Al fine di contingentare gli ingressi di natanti e imbarcazioni all’interno dell’Amp, ad ogni gavitello potranno ormeggiarsi 3 unità da diporto, fino ad un numero totale massimo di 135 unità al giorno.

La Capitaneria di porto di Palermo ha proceduto così al ripristino dei campi boe, assenti nello specchio d'acqua dal 2017. Alla conferenza, che ha visto tra i relatori anche personale docente dell’Università degli studi di Palermo, hanno partecipato operatori di settore a vario titolo interessati dall’installazione dei campi boe, tra cui gestori di attività di locazione e noleggio imbarcazioni e natanti, società di rimessaggio e cantieristica navale, cooperative di pesca, centri diving, club nautici, società di servizi escursionistici, associazioni ambientaliste e di diffusione della cultura marinara.

I numeri della Capitaneria nel 2021

Al termine dell’attività di divulgazione sulle attività inerenti la gestione dell’Amp, alla folta platea di ospiti è stato illustrato anche il rapporto annuale 2021 del Corpo delle Capitanerie di porto, presentato lo scorso 27 giugno presso il parlamentino del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici alla presenza del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

Sono stati snocciolati alcuni dati relativi all’attività svolta nel corso dell’anno 2021 dal personale della Direzione marittima della Sicilia occidentale: 365 interventi di soccorso in favore di 2299 persone; 18.000 ore di moto e 120.000 miglia percorse da unità navali del Corpo; 5.000 controlli in materia ambientale, 89 sanzioni amministrative e 135 notizie di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria; 12 interventi di gestione e coordinamento delle operazioni di antinquinamento marino in seguito a sversamenti di sostanze derivanti da idrocarburi con conseguente bonifica dei siti interessati; salpamento di 4.000 metri di reti fantasma da zone di particolare pregio ambientale (Cefalù, Isola delle Femmine, San Vito lo Capo).

E ancora 1.483 ispezioni ad attività commerciali operanti sulla filiera della pesca, 10.487 controlli e 545 illeciti riscontrati con conseguente elevazione di sanzioni per un ammontare di 682.000 Euro; 142 tonnellate di prodotto ittico sequestrato per violazione della normativa di settore; 366 attrezzi da pesca illegali sequestrati; 7 navi straniere detenute per deficienze in materia di sicurezza della navigazione.

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