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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Blufi

L'ultimo saluto alla farmacista di Blufi, ma spunta un altro complice

Oltre a Gandolfo Giampapa, Angelo Porcello potrebbe essersi avvalso di un'altra "collaborazione". Qualcuno infatti potrebbe avergli rivelato che la donna nascondeva 250 mila euro. Il parroco ai funerali: "Chi ha ucciso Giuseppina è una mela marcia"

"A Blufi una mela marcia ha provocato tanto dolore". Così, questa mattina, il piccolo paesino ai piedi delle Madonie ha dato l'ultimo saluto a Giuseppina Jacona, la farmacista uccisa giovedì scorso da due uomini arrestati con l’accusa di omicidio. La messa è stata celebrata nella chiesa del Cristo Re, dal parroco Giuseppe Murè.

Una chiesa gremita in ogni ordine di posto. In segno di lutto, questa mattina tutte le farmacie siciliane sono rimaste chiuse per un'ora, con le saracinesche abbassate. La salma della donna poi è partita alla volta di Carini, suo paese d’origine, dove qui sarà tumulata. “La comunità non è stata omertosa – ha detto nel corso dell’omelia don Murè – anzi ha permesso in pochi minuti di acciuffare i due banditi. Dobbiamo essere uniti e solidali in questo momento di dolore. Il sacrificio della dottoressa deve dare coraggio a tutti".

Intanto il fratello di Angelo Porcello, uno degli assassini della farmacista Giuseppina Jacona, avrebbe chiesto, con una lettera consegnata al sindaco di Blufi, perdono per il folle gesto del suo congiunto. Nel frattempo le indagini proseguono. Oltre a Porcello resta in carcere Gandolfo Giampapa. Ma gli inquirenti pensano che ci possano essere dei complici. Qualcuno infatti potrebbe avere rivelato a Porcello che la donna nascondeva, in mezzo alle scarpe in casa, un tesoretto di 250mila euro.

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