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La tragedia

Bimbo morto a Sharm, effettuata l'autopsia: il padre resta ricoverato, pronta una denuncia al resort

Dalla Farnesina riferiscono che le autorità sanitarie egiziane hanno dato il via libera alla possibilità che Antonio Mirabile, ancora ricoverato e sottoposto a terapia con ossigeno, torni in Italia con un volo speciale. Attivate le procedure per il rimpatrio della salma del piccolo Andrea. La famiglia ha intenzione di procedere legalmente contro lo staff medico

I medici stamattina hanno firmato le sue dimissioni, ma Rosalia Manosperti, 35 anni, al quarto mese di gravidanza, ha deciso di rimanere all'ospedale internazionale di Sharm el Sheikh, nella struttura dove il marito Antonio Mirabile, 46 anni, è ricoverato da sabato scorso. Dallo stesso giorno in cui il loro figlio Andrea, 6 anni, è morto a causa di una presunta intossicazione alimentare dopo essersi sentito male al Sultan Gardens Resort, dove la famiglia palermitana era in vacanza. Sul corpo del piccolo è stata effettuata l'autopsia, ma per l'esito dell'esame bisognerà attendere. Intanto, fanno sapere dalla Farnesina, sono già state attivate tutte le procedure per il rimpatrio della salma.

Le procedure per il rientro

In questi casi sono numerosi i documenti da produrre: certificato di morte, che deve essere tradotto, informative, passaporto mortuario. Un iter - garantiscono dal ministero dell'Interno - al quale sia l'ambasciata italiana del Cairo sia il console onorario a Sharm, Fabio Brucini, stanno lavorando intensamente. Dalla Farnesina, con la quale è in contatto anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, inoltre, riferiscono che le autorità mediche egiziane, oltre a rilasciare la documentazione con le dimissioni della madre, hanno dato anche il via libera alla possibilità che il padre possa essere trasferito in Italia con un volo, ma con assistenza medica a bordo. Non si sa, però, ancora quando avverrà il rientro: la compagnia assicurativa con la quale la famiglia aveva sottoscritto una polizza, spiegano ancora dal ministero degli Esteri, fornirà diverse opzioni e sarà naturalmente presa la miglior decisione possibile in relazione alle condizioni di salute di Mirabile. Tuttora il quarantaseienne è ricoverato e sottoposto a terapia con ossigeno.

L'inchiesta e la denuncia

Intanto l'inchiesta della procura locale va avanti. Le indagini dovranno stabilire le cause che hanno portato l'intera famiglia Mirabile ad avvertire malesseri durante la loro permanenza in hotel. E che successivamente hanno portato al ricovero di madre e padre e al decesso del bambino. 

 "I primi sintomi - ha raccontato lo zio materno Roberto Manosperti - si sono presentati venerdì scorso, primo luglio, di mattina. Mio nipote e mio cognato hanno anche vomitato diverse volte. Poi, il giorno stesso, a pranzo, sono stati accompagnati in una guardia medica, con il personale sanitario che si alternava. Hanno fatto loro una prima flebo con una soluzione fisiologica, e tre pillole per curare le intossicazioni alimentari". Ma la situazione non è migliorata. L'indomani, sabato 2 luglio, il peggioramento e la corsa in ospedale dove il piccolo è morto e i genitori sono stati ricoverati, col padre in gravi condizioni.

La magistratura egiziana dovrà anche valutare se ci siano state negligenze da parte dei medici. La famiglia Mirabile, secondo quanto riferito ieri dalla Farnesina, ha manifestato la volontà di denunciare lo staff sanitario del resort e, per questo motivo, ha anche selezionato un legale a Sharm da una lista fornita dal consolato. 

Il resort

Il Sultan Gardens Resort è una struttura a cinque stelle che si trova di fronte all'isola di Tiran. Più di 500 camere, suite, sei ristoranti, giardini, 220 metri di spiaggia. Qui Antonio Mirabile, dipendente dell'Anas, la moglie Rosalia Manosperti e il loro figlio Andrea, alunno del plesso Basile dell'istituto comprensivo Vittorio Emanuele III, nella zona di corso Calatafimi, a Palermo, avrebbero dovuto trascorrere due settimane di relax, dopo un anno di fatiche. Su Tripadvisor, sito con milioni di recensioni su ristoranti e hotel compilate da viaggiatori di tutto il mondo, è al secondo posto fra le strutture di Sharm che offrono il trattamento "all inclusive". I giudizi sono, in generale, buoni. Su oltre 9.000 recensioni più di 6.600 danno "eccellente" con l'ultima, pubblicata ieri, che descrive la struttura come "oasi di pace". Sono 79 invece gli utenti che hanno dato il voto più basso. L'ultimo è dell'aprile 2019 e parla di "cibo pessimo".

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