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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bilancio della Regione, la Corte dei conti contesta oltre un miliardo di spese

I rilievi riguardano la "spalmatura" del deficit, che il governo Musumeci ha deciso di rateizzare in dieci tranche anziché tre, e il finanziamento delle autolinee pubbliche e private. De Luca all'attacco: "Il buco è molto più profondo, faremo un’operazione verità"

Scoglio parifica per il bilancio 2020 della Regione Siciliana. Negli uffici di Palazzo d'Orleans è giunta una relazione dei magistrati della Corte dei conti che contesta oltre un miliardo di spese effettuate sulla base del documento messo a punto dal precedente governo regionale. A darne notizia è il Giornale di Sicilia. Sotto la lente d'ingrandimento dei magistrati contabili, c'è soprattutto la modalità di copertura del disavanzo della Regione con la decisione di rateizzarlo in dieci tranche anziché tre.

La strada fu scelta dal governo Musumeci in base all'accordo che sarebbe stato poi firmato con lo Stato e consentì di vincolare soltanto 461 milioni di euro a fronte di una rata complessiva di 1,3 miliardi. L'accordo con Roma arrivò, però, soltanto nel 2021 e ora la Corte dei conti contesta il bilancio in quanto, a suo avviso, avrebbe dovuto essere realizzato con le vecchie norme.

Tra le contestazioni dei magistrati contabili ci sarebbe anche il finanziamento delle autolinee pubbliche e private in forza di una legge poi dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale. A questo punto la Regione potrà fornire entro metà novembre le sue controdeduzioni, poi saranno le sezioni riunite della Corte dei conti, a dicembre, a esprimersi con il giudizio di parifica che potrebbe costringere il nuovo governo a trovare circa 1,1 miliardi con una manovra.

"La notizia non fa che confermare quanto abbiamo sempre denunciato, ovvero che i bilanci della Regione sono farlocchi - ha commentato Cateno De Luca, leader di Sicilia Vera-Sud chiama Nord -. Lo ripetiamo da anni senza aver mai ottenuto risposte né dall’assessore Armao né dallo stesso Musumeci. Il governo Musumeci, quello dalle carte in regola, ha approvato i bilanci senza tenere conto delle norme vigenti al momento dell’approvazione. Nel 2019 è stato proposto un bilancio in violazione del diritto di base. La Corte dei conti fa riferimento ad uno squilibrio di circa un miliardo ma noi sappiamo che in realtà il buco è molto più profondo e su questo metteremo in atto un’operazione verità".

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