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Cronaca

Biagio Conte lascia l'ospedale e torna a "casa": "Ha riacquistato un po' di forze"

Il frate era stato ricoverato alcune settimane fa al Buccheri La Ferla per un tumore al colon. Adesso è rientrato alla Missione Speranza e Carità, da lui fondata

Biagio Conte, missionario laico palermitano che era stato ricoverato alcune settimane fa al Buccheri La Ferla per un tumore al colon, ha lasciato l'ospedale ed è rientrato alla Missione Speranza e Carità, da lui fondata. A darne notizia un post del medico della Missione, Francesco Russo: "Fratel Biagio adesso ha riacquistato un po' di forze e ha iniziato ad alimentarsi in modo più regolare", scrive il medico che poi riporta il pensiero del missionario: "Bisogna continuare a pregare".

Biagio Conte chiede a tutti "di essergli vicino spiritualmente". Il post di Russo poi prosegue: "Si attendono alcuni risultati di altri esami che ha eseguito e, nei prossimi giorni, dovrà continuare la terapia iniziata avendo in previsione il secondo ciclo di chemioterapia che eseguirà in day hospital".

In seguito la testimonianza dei giorni del vissuti dal missionario come ricoverato: "L'accoglienza all'ospedale Fatebenefratelli di Palermo è stata qualcosa di grande da un punto di vista umano, cristiano e professionale. Tanti operatori, religiosi, medici, infermieri, operatori sanitari, addetti alle pulizie, operatori della cucina, ogni giorno hanno trovato sempre la frase e lo sguardo giusto per incoraggiare Fratel Biagio e, con lui, tutti noi, facendoci così sentire la loro vicinanza. Abbiamo respirato questa atmosfera familiare, fin dal primo momento, quando, al nostro arrivo, abbiamo visto il priore, direttore dell'ospedale, venirci incontro nella sala del pronto soccorso, per poi continuare a starci vicino nei momenti del ricovero, dei vari esami, della diagnosi fino alla fase della terapia".

"Ogni giorno abbiamo visto con i nostri occhi questa vicinanza amorevole di tutti rivolta ad ogni singolo ammalato ricoverato in ospedale, ad ognuno un gesto di gentilezza, di coraggio e di competenza - ancora il post -. Tutto ciò è molto importante in quanto la vicinanza umana, la forza della fede uniti alla scienza medica danno tanto coraggio e forza a chi soffre. E' per questo che è necessario pregare tanto e continuamente per tutti gli ammalati, per le loro famiglie e anche per tutti coloro che ogni giorno si dedicano a loro".

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