rotate-mobile
Cronaca

Beni confiscati, il giudice Saguto lascia l'incarico: è accusata di corruzione

Dopo l'apertura di un'indagine a suo carico da parte della procura di Caltanissetta. Al suo posto andrà Mario Fontana. Il presidente del Tribunale, Salvatore Di Vitale, spiega che "sarà destinata ad altra sezione"

Ha scelto di fare un passo indietro Silvana Saguto, presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, dopo la notizia di un'indagine a suo carico aperta dalla procura di Caltanissetta. Il magistrato è accusato di corruzione, induzione e abuso d'ufficio. Stessi reati contestati all'avvocato Gaetano Cappellano Seminara, titolare di uno studio a cui è affidata la gestione di diverse aziende sequestrate, e al marito del giudice, l'ingegnere Lorenzo Caramma, che in passato avrebbe avuto rapporti di consulenza con il legale. Indagati anche il padre di Silvana Saguto e uno dei figli.

"Prendo atto - dice il presidente del Tribunale, Salvatore Di Vitale, in una nota - della disponibilità della dottoressa Saguto a essere destinata ad altra sezione del Tribunale. Questa determinazione intende tempestivamente garantire la continuità e la piena funzionalità di un organo giudicante, da anni centrale nella strategia di contrasto dello Stato alla criminalità mafiosa".

Al suo posto andrà Mario Fontana. All'indomani dell'ufficializzazione dell'ìindagine, Di Vitale, aveva sottolineato che erano già in corso accertamenti sul lavoro dell'ufficio guidato dalla Saguto. Il giudice respinge ogni accusa e ha chiesto ai magistrati di Caltanissetta di essere interrogata "al più presto per dimostrare la mia estraneità ai fatti contestati".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Beni confiscati, il giudice Saguto lascia l'incarico: è accusata di corruzione

PalermoToday è in caricamento