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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Bellolampo, nei piazzali 40 mila tonnellate di rifiuti alti fino a 8 metri: ed è "derby della munnizza" con Catania

Un'ispezione effettuata lunedì scorso dall'Arpa conferma quanto documentato da PalermoToday il 13 settembre. Contrariamente a ciò che ha dichiarato l'amministratore unico di Rap, il "quantitativo predominante di spazzatura è indifferenziata non ancora trattata". Randazzo (M5S): "No ai rifiuti etnei in discarica a Palermo"

Nei piazzali di Bellolampo sono stoccate 40 mila tonnellate di rifiuti. Vere e proprie montagne, che "superano altezze di circa 8 metri". A metterlo nero su bianco è l'Arpa che lunedì scorso ha fatto un'ispezione nella discarica.

Nel verbale, stilato dai tecnici dell'agenzia regionale dopo il sopralluogo e l'acquisizione di atti dalla Rap, si legge inoltre che il "quantitativo predominante" è costituito da "rifiuti provenienti dalla raccolta indifferenziata, nonché una parte di sopravaglio e sottovaglio provenienti dal sistema di piattaforma dello stesso impianto". L'Arpa aggiunge pure che "non esiste una divisione tra le diverse tipologie di rifiuti".

Bellolampo, ancora montagne di rifiuti nei piazzali

In altre parole, solo una parte minoritaria dell'immondizia "abbancata gradualmente nell'intero piazzale, sin dal settembre 2020", è stata trattata nel Tmb, l'impianto di trattamento meccanico biologico. E ciò contrariamente a quanto dichiarato lo scorso 13 settembre a PalermoToday dall'amministratore unico di Rap Girolamo Caruso, che aveva assicurato: "Non si tratta d'immondizia tal quale ma di sopravaglio (frazione leggera costituita principalmente da carta, plastica e sostanza organica putrescibile, ndr)".

Il sopralluogo dell'Arpa, avvenuto una settimana dopo l'articolo pubblicato sul nostro giornale (con tanto di fotografie), sconfessa ufficialmente il numero uno della Rap. Nel verbale l'ex municipalizzata chiarisce che "il sopravaglio che viene lavorato quotidianamente nel Tmb viene depositato nei piazzali in attesa di conferimento in discarica". Tanto è vero che lo stesso Caruso aveva ammesso che la pulizia dei piazzali sarebbe stata possibile solo "con l'allargamento della terza vasca", che a breve dovrebbe ricevere l'ok dalla Regione.

Il punto è che a Bellolampo di spazio ce n'è pochissimo. Qualche "buco" per smaltire i rifiui indifferenziati (quelli riciclati sono addirittura diminuiti nel giro dell'ultimo anno) si potrà trovare con la terza vasca bis, ma soprattutto con la realizzazione del primo lotto della settima (lo scorso 27 agosto sono stati consegnati i lavori all’associazione temporanea d'imprese formata dal Consorzio stabile Agorà Scarl e Cospin Srl di Tremestieri Etneo). Ecco spiegato il perché, nei fatti, a Bellolampo l'emergenza che si è creata con le continue difficoltà nella raccolta cittadina dei rifiuti, non è mai rientrata del tutto. E, a tutt'oggi, non si può dire che le attività di Rap in discarica siano proprio regolari.

Alla luce di questa situazione - montagne di rifiuti nei piazzali e poco spazio per gli abbancamenti nelle vasche - c'è chi come il Movimento 5 Stelle chiede alla Regione di revocare il decreto con il quale si autorizza il trasferimento di 1.500 tonnellate di spazzatura del Comune di Catania a Bellolampo. 

Al momento la città di Catania vive una situazione d'emergenza legata alla discarica di Lentini che, per mancanza di spazi, non riesce più reggere i quantitativi d'immondizia finora conferiti da più parti (non solo dal capoluogo etneo). Il Comune sta portando nell'impianto della Sicula Trasporti i rifiuti che si producono giornalmente, circa 450 tonnellate. Per sopperire agli otto giorni in cui non si è potuto conferire si è individuata la soluzione di Bellolampo, dando vita così a un inedito "derby della munnizza" in cui da una parte c'è una città, Catania, che si trova con cumuli di rifiuti in strada; e dall'altra c'è Palermo, che vive un'emergenza mai rientrata: quella dei rifiuti stoccati nei piazzali di Bellolampo, quantificati dall'Arpa in 40 mila tonnellate.

"Pur comprendendo le difficoltà e i disagi in cui vivono attualmente i cittadini catanesi - scrive il consigliere comunale pentastellato Antonino Randazzo in una nota inviata tra gli altri alla presidenza della Regione, al sindaco Orlando e per conoscenza anche al prefetto - non possiamo accettare che per la fallimentare gestione dei rifiuti da parte di Musumeci l’immondizia sia trasferita dalle strade della città etnea a Palermo aumentando l’accumulo già enorme nei piazzali di Bellolampo".

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